Testamento biologico, chirurghi contro il ddl

Data:
28 Gennaio 2011

Così almeno la pensa il 73% dei chirurghi, secondo un sondaggio promosso nei mesi scorsi dal Collegio italiano dei chirurghi, il sodalizio che raggruppa una sessantina di società scientifiche dell’area e raggruppa circa 35mila medici di varie specialità.Basata su questionari distribuiti a un migliaio di iscritti (746 le risposte) la ricerca ha voluto esplorare opinioni e posizioni dei chirurghi a poche settimane dall’approdo alla Camera del discusso disegno di legge sul testamento biologico. «In sostanza» riassume il presidente del Collegio, Pietro Forestieri «c’è ampia convergenza sull’assoluta necessità di varare sull’argomento una legge il più possibile condivisa. Per l’81% dei chirurghi, infatti, una legge sul testamento biologico è indispensabile.E il 70% ritiene che quanto stabilito dal paziente nelle dichiarazioni anticipate di trattamento abbia valore vincolante e non semplicemente orientativo per il medico». Ossia l’esatto contrario di quanto scrive il disegno di legge. Posizioni nette anche a proposito delle dichiarazioni anticipate di trattamento: per l’89% quando una persona rifiuta volontariamente di nutrirsi il medico ha il dovere di informarla sulle gravi conseguenze della scelta ma non deve ricorrere a misure coattive; il 75% non accetta l’obbligo di somministrare la nutrizione artificiale su pazienti che prima di perdere coscienza avevano espresso parere contrario. In particolare, per il 46% la decisione spetta al paziente, per il 27% al medico ed ai familiari e per poco più del 2% solo al medico.«Un tema così delicato come quello delle cure di fine vita e del testamento biologico» spiega a Doctornews Forestieri «dovrebbe essere il frutto di un confronto ponderato tra medici, bioetici e giuristi. Preoccupa invece il modo in cui finora si è trattato l’argomento e soprattutto il fatto che attorno al prossimo passaggio del ddl alla Camera si sia acceso un duello appartenente soltanto alla tattica politica. Non è questo il modo in cui in un paese serio si affrontano simili temi»

Ultimo aggiornamento

11 Giugno 2019, 23:43

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