22 settembre 2010 – FNOMCeO e Sindacati Medici chiedono al Ministro della Salute Fazio di intervenire sui certificat di malattia online

Data:
1 Ottobre 2010

L’impegno dei medici a promuovere un tavolo di confronto sulle certificazioni di malattia online che veda insieme i sindacati dei camici bianchi, le Regioni, il ministero della Salute, la Federazione degli Ordini medici (Fnomceo).  Con l’obiettivo di risolvere i problemi ancora sul tappeto, in particolare sulle sanzioni previste per i professionisti, sospese fino al 31 gennaio 2011, come indica la nuova circolare del ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta. È il punto principale del documento di consenso diffuso ieri e firmato da tutte le sigle sindacali mediche nella riunione del 22 settembre, convocata per valutare le prime decisioni della Commissione di collaudo del nuovo sistema di certificazione telematica. Con la Commissione – si legge in una nota – i medici condividono gli obiettivi della riforma, vale a dire il miglioramento dell’efficienza e della qualità delle procedure amministrative. Ma pur riconoscendo alla Commissione la capacità di aver compreso e accolto le molteplici criticità operative che il sistema deve ancora affrontare e risolvere – sia nell’ospedale che sul territorio – i medici ritengono però che, per la soluzione di queste criticità, siano necessari «tempi coerenti, non predefinibili a tavolino» e «l’utilizzo di risorse umane, tecnologiche e finanziarie, oggi non adeguatamente presenti nei servizi sanitari, né previste come nuove voci di investimento».
Documento Unitario di Consenso
Al termine dell’incontro avvenuto il 22 settembre tra la Fnomceo (Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri) e le organizzazioni Sindacali Anaao, Anpo, Cgil Medici, Cimo-Asmd, Cipe, Cisl Medici, Fimmg, Fimp, Fmv, Simet, Smi, Snami, Sumai, Uil medici, i rappresentanti di tutte le parti intervenute hanno voluto esprimere, insieme, i seguenti orientamenti sul sistema delle certificazioni di malattia on line.
Le Organizzazioni sindacali rappresentative dei Medici dipendenti e convenzionati, su iniziativa della Fnomceo, hanno collegialmente valutato le prime risultanze della Commissione di Collaudo del sistema di invio telematico delle certificazioni di malattia, insediatasi lo scorso luglio presso il Dipartimento della Innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel corso del dibattito, che ha evidenziato una pluralità di considerazioni, si è tuttavia registrata una larghissima convergenza su alcuni orientamenti di ordine generale.
In primo luogo – lungi dall’assumere pregiudiziali ideologiche o dal praticare chiusure corporative – è stata confermata la sostanziale condivisione degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza e qualità delle procedure amministrative poste alla base di questa innovazione.
È poi concorde il riconoscimento di una realistica e opportuna presa d’atto da parte della Commissione tecnica – e in questo è stato rilevante il ruolo svolto dalla Fnomceo – delle molteplici criticità operative, sia in ambito territoriale che ospedaliero, che una compiuta messa a regime del nuovo sistema deve affrontare e risolvere.
Occorrono dunque tempi coerenti alle soluzioni di queste criticità, non predefinibili a tavolino. Ed è inoltre necessario l’utilizzo di risorse umane, tecnologiche e finanziarie, oggi non adeguatamente presenti nei servizi sanitari, né previste come nuove voci di investimento. Anche le Regioni hanno convenuto su queste preoccupazioni, alle quali è doveroso aggiungere quelle dei medici, che rischiano di dover sacrificare a procedure ancora imperfette tempo da destinare, invece, all’assistenza e alla cura.
In questo contesto è stato dunque quantomeno opportuno rinviare l’applicazione delle misure sanzionatorie, unanimemente ritenute sproporzionate e discrezionali nelle applicazioni. Infine, si è coralmente condivisa la considerazione che, laddove l’obbligo di queste procedure oggettivamente definisce nuove regole contrattuali – che incidono sulle responsabilità dei medici mettendo in discussione la stessa garanzia del rapporto di lavoro – si interviene in materie che sono competenza delle parti sociali – e cioè Regioni, Organizzazioni sindacali mediche rappresentative – e del ministero della Salute , nel suo ruolo di indirizzo e coordinamento. Queste parti devono pertanto aprire un confronto serio, costruttivo e responsabile per dare concretezza al nuovo sistema.
L’assemblea si è quindi aggiornata con l’assunzione di due impegni:
dare continuità alla collaborazione Fnomceo-Organizzazioni sindacali, nel rispetto dei propri ruoli e compiti in materia di certificazione e sanzioni connesse; richiedere in modo unitario da parte delle Organizzazioni sindacali un incontro con Regioni e ministro della Salute, per formalizzare una sede di confronto sulla materia, al fine di rendere adeguata la concreta realtà dei servizi al dettato legislativo e di condividere modalità e criteri di applicazione del regime sanzionatorio. A tale confronto, le Organizzazioni sindacali dei medici hanno unanimemente ritenuto opportuna la partecipazione della Fnomceo, in considerazione del ruolo istituzionale che la stessa assolve
.

Ultimo aggiornamento

1 Ottobre 2010, 05:13

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Data:
1 Ottobre 2010

L’impegno dei medici a promuovere un tavolo di confronto sulle certificazioni di malattia online che veda insieme i sindacati dei camici bianchi, le Regioni, il ministero della Salute, la Federazione degli Ordini medici (Fnomceo).  Con l’obiettivo di risolvere i problemi ancora sul tappeto, in particolare sulle sanzioni previste per i professionisti, sospese fino al 31 gennaio 2011, come indica la nuova circolare del ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta. È il punto principale del documento di consenso diffuso ieri e firmato da tutte le sigle sindacali mediche nella riunione del 22 settembre, convocata per valutare le prime decisioni della Commissione di collaudo del nuovo sistema di certificazione telematica. Con la Commissione – si legge in una nota – i medici condividono gli obiettivi della riforma, vale a dire il miglioramento dell’efficienza e della qualità delle procedure amministrative. Ma pur riconoscendo alla Commissione la capacità di aver compreso e accolto le molteplici criticità operative che il sistema deve ancora affrontare e risolvere – sia nell’ospedale che sul territorio – i medici ritengono però che, per la soluzione di queste criticità, siano necessari «tempi coerenti, non predefinibili a tavolino» e «l’utilizzo di risorse umane, tecnologiche e finanziarie, oggi non adeguatamente presenti nei servizi sanitari, né previste come nuove voci di investimento».
Documento Unitario di Consenso
Al termine dell’incontro avvenuto il 22 settembre tra la Fnomceo (Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri) e le organizzazioni Sindacali Anaao, Anpo, Cgil Medici, Cimo-Asmd, Cipe, Cisl Medici, Fimmg, Fimp, Fmv, Simet, Smi, Snami, Sumai, Uil medici, i rappresentanti di tutte le parti intervenute hanno voluto esprimere, insieme, i seguenti orientamenti sul sistema delle certificazioni di malattia on line.
Le Organizzazioni sindacali rappresentative dei Medici dipendenti e convenzionati, su iniziativa della Fnomceo, hanno collegialmente valutato le prime risultanze della Commissione di Collaudo del sistema di invio telematico delle certificazioni di malattia, insediatasi lo scorso luglio presso il Dipartimento della Innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel corso del dibattito, che ha evidenziato una pluralità di considerazioni, si è tuttavia registrata una larghissima convergenza su alcuni orientamenti di ordine generale.
In primo luogo – lungi dall’assumere pregiudiziali ideologiche o dal praticare chiusure corporative – è stata confermata la sostanziale condivisione degli obiettivi di miglioramento dell’efficienza e qualità delle procedure amministrative poste alla base di questa innovazione.
È poi concorde il riconoscimento di una realistica e opportuna presa d’atto da parte della Commissione tecnica – e in questo è stato rilevante il ruolo svolto dalla Fnomceo – delle molteplici criticità operative, sia in ambito territoriale che ospedaliero, che una compiuta messa a regime del nuovo sistema deve affrontare e risolvere.
Occorrono dunque tempi coerenti alle soluzioni di queste criticità, non predefinibili a tavolino. Ed è inoltre necessario l’utilizzo di risorse umane, tecnologiche e finanziarie, oggi non adeguatamente presenti nei servizi sanitari, né previste come nuove voci di investimento. Anche le Regioni hanno convenuto su queste preoccupazioni, alle quali è doveroso aggiungere quelle dei medici, che rischiano di dover sacrificare a procedure ancora imperfette tempo da destinare, invece, all’assistenza e alla cura.
In questo contesto è stato dunque quantomeno opportuno rinviare l’applicazione delle misure sanzionatorie, unanimemente ritenute sproporzionate e discrezionali nelle applicazioni. Infine, si è coralmente condivisa la considerazione che, laddove l’obbligo di queste procedure oggettivamente definisce nuove regole contrattuali – che incidono sulle responsabilità dei medici mettendo in discussione la stessa garanzia del rapporto di lavoro – si interviene in materie che sono competenza delle parti sociali – e cioè Regioni, Organizzazioni sindacali mediche rappresentative – e del ministero della Salute , nel suo ruolo di indirizzo e coordinamento. Queste parti devono pertanto aprire un confronto serio, costruttivo e responsabile per dare concretezza al nuovo sistema.
L’assemblea si è quindi aggiornata con l’assunzione di due impegni:
dare continuità alla collaborazione Fnomceo-Organizzazioni sindacali, nel rispetto dei propri ruoli e compiti in materia di certificazione e sanzioni connesse; richiedere in modo unitario da parte delle Organizzazioni sindacali un incontro con Regioni e ministro della Salute, per formalizzare una sede di confronto sulla materia, al fine di rendere adeguata la concreta realtà dei servizi al dettato legislativo e di condividere modalità e criteri di applicazione del regime sanzionatorio. A tale confronto, le Organizzazioni sindacali dei medici hanno unanimemente ritenuto opportuna la partecipazione della Fnomceo, in considerazione del ruolo istituzionale che la stessa assolve
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