Svoltosi con successo il 9 febbraio 2007 a Formia il primo dei Seminari di Bioetica organizzati dall’Ordine
Data:
9 Febbraio 2007
Il 9 Febbraio si è svolto il primo degli incontri del Corso di Bioetica organizzato dall’Ordine.
Il Consigliere dell’Ordine Alessandro Sparagna, responsabile dell’organizzazione dell’evento insieme al Consigliere Giacomo Bonelli, ha presentato il Corso illustrandone gli obiettivi e il calendario.
Il primo incontro è stato dedicato al seguente tema:
Le immagini proiettate dal Prof. Corbellini
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Il testo dell’intervento della Dott.ssa Dalle Ore
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Le immagini proiettate dalla Dott.ssa Dalle Ore
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E’ possibile iscriversi ancora al Corso, anche se non è più possibile accedere ai crediti ECM.
“Cellule staminali: lo stato della ricerca e le implicazioni di ordine etico”
19.00 – 19.30 Presentazione: Prof.ssa Sica
19.30 – 20.00 Aspetti Etici: Prof. G. Corbellini
20.00 – 20.30 Aspetti Etici: Dott.ssa A. Dalle Ore
20.30 – 21.00 Discussione
13 Aprile 2007
“Il testamento di fine vita”
19.00 – 19.30 Presentazione: Dott. C. Orezzi
19.30 – 20.00 Aspetti Etici: Prof. G. Corbellini
20.00 – 20.30 Aspetti Etici: Dott.ssa A. Dalle Ore
20.30 – 21.00 Discussione
11 Maggio 2007
“La comunicazione della verità”
19.00 – 19.30 Presentazione: Dott. A. Orgera – Prof. R. Filippelli
19.30 – 20.00 Aspetti Etici: Prof. G. Corbellini
20.00 – 20.30 Aspetti Etici: Dott.ssa A. Dalle Ore
20.30 – 21.00 Discussione
1 Giugno 2007
“Le nuove frontiere della genetica”
19.00 – 19.30 Presentazione: Prof.ssa Sica
19.30 – 20.00 Aspetti Etici: Prof. G. Corbellini
20.00 – 20.30 Aspetti Etici: Dott.ssa A. Dalle Ore
20.30 – 21.00 Discussione
21.00 – 21.30 Valutazione dell’apprendimento
In sostanza, la bioetica si occupa di come le tradizioni morali reagiscono di fronte ai progressi conoscitivi e alle innovazioni tecniche riguardanti la biomedicina.
Sono quindi argomenti di riflessione bioetica le decisioni connesse con le ricerche e le pratiche implicate nella riproduzione umana, cioè nelle fasi iniziali della vita, ma anche le questioni dei trattamenti a cui sottoporre i pazienti che sono giunti alla fine della loro vita.
Senza dimenticare le dimensioni etiche del rapporto medico-paziente, incarnate nel consenso informato, le ricadute della ricerca genetica in ambito clinico e l’emergente campo della neuroetica, che affronta le implicazioni etiche della ricerca neuroscientifica e della pratica clinica relativa alle malattie neurologiche e mentali.
Inizialmente circoscritta agli addetti ai lavori, la riflessione sui temi della Bioetica supera, oggi, i confini della ricerca medica e ell’assistenza clinica, coinvolgendo sempre di più l’opinione pubblica.
Sempre più spesso le possibilità di intervento che si aprono per la medicina si manifestano come fatti di cronaca che sconvolgono il comune modo di percepire i limiti naturali dell’intervento umano sui processi della vita. Basti pensare alla clonazione riproduttiva o agli annunci piuttosto spettacolari che scientifici della possibilità di effettuare dei trapianti di testa (o meglio dell’intero corpo su una nuova testa) od i cervello.
Queste notizie suscitano sentimenti diversi: alla paura allo sconcerto, dalla curiosità alla manifesta ammirazione.
Le discussioni divengono prolisse e, il più delle volte, determinate dall’emotività. I problemi di validità, di senso e di pertinenza sono ridotti questioni marginali.
Per contrastare il taglio scandalistico attraverso cui si tende ormai a discutere pubblicamente dei temi della bioetica, è necessario favorire una cultura di introduzione alla Bioetica, per stimolare un’educazione permanente alla riflessione morale sulle scelte personali, le implicazioni sociali e le rospettive per le generazioni future che sono implicate nelle nuove condizioni di esercizio della ricerca biomedica e della pratica clinica.
Una cultura criticamente sensibile ai temi della bioetica può emergere solo attraverso un approccio alla realtà che cerchi di esaminare il maggior numero di fattori in gioco nelle valutazioni e nella controversie.
In tal senso, l’’ambito proprio in cui vengono a collocarsi gli incontri di Bioetica che si terranno a Formia, si configura come un spazio di educazione permanente in cui si esaminano i dilemmi etici che nascono dalla ricerca biomedica e dalla prassi clinica.
L’intento non è quello di proporre un ‘pensiero astratto’, ma piuttosto un percorso di ricerca appassionata del bene in termini di risposte adeguate.
Ultimo aggiornamento
12 Settembre 2014, 12:17
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