SANITA’: MEDICI SEMPRE PIU’ SOTTO ACCUSA,BOOM DENUNCE FACILI

Data:
19 Dicembre 2007

…Sono, infatti, circa 15.000 ogni anno le richieste di risarcimento anche se, dati alla mano, i due terzi dei medici portati in giudizio vengono assolti per non aver commesso il fatto.
E’ l’effetto del fenomeno ‘Frivolous Lawsuit’,ovvero delle denunce senza fondamento, sbarcato dagli Usa anche in Italia e per arginare il quale l’Associazione dei medici accusati di malpractice ingiustamente AMAMI ha presentato oggi delle proposte mirate, a partire dal ricorso alla via arbitrale per la soluzione delle controversie.
Negli ultimi anni, ha sottolineato il presidente Amami Maurizio Maggiorotti in occasione di un convegno organizzato dall’associazione, le accuse di ‘malpractice’ rivolte alla classe medica “sono vertiginosamente aumentate, ma la causa non e’ sicuramente da ricercare nel peggioramento del livello di assistenza sanitaria”.
A dimostrazione di cio’ due dati: l’Oms assegna all’Italia il secondo posto nella graduatoria per la qualita’ delle prestazioni sanitarie erogate e l’Italia mostra “il miglior incremento europeo – ha affermato Maggiorotti – per aspettativa e durata media di vita della popolazione”.
Nonostante cio’, rileva l’Amami “prospera un sottobosco di consulenti medici raramente competenti e che, con i loro elaborati, costruiscono castelli accusatori poi regolarmente smontati in giudizio”.
Ma c’e’ di piu’: le Compagnie d’assicurazione “forniscono stime del fenomeno ‘malpractice’ basate sul numero delle richieste di indennizzo e non sugli effettivi risarcimenti e applicano una continua lievitazione dei premi”.
Un insieme di fattori, ha osservato l’esperto, che ha portato ad uno “stravolgimento” del rapporto medico-paziente, sempre piu’ fondato sulla diffidenza: “Si sta cioe’ diffondendo il convincimento che la salute dei cittadini debba essere salvaguardata piu’ dal controllo della magistratura che dalla professionalita’ del medico”.
Una situazione che rende il paziente sempre piu’ vittima di una “medicina difensiva”, permeata da scelte terapeutiche da parte dei medici dettate piu’ da cautela giudiziaria che da convincimento scientifico.
Questo meccanismo, avverte Maggiorotti “ha gia’ prodotto un aumento dei costi del Sistema sanitario nazionale e, se non arginato, portera’ presto ad un peggioramento della qualita’ dell’assistenza”. Se ne sono accorti gli Stati Uniti, dove la questione ‘Frivolous lawsuit’, ha osservato il presidente Amami, e’ anche diventata tema della campagna elettorale”.
Cosa fare dunque per arginare il fenomeno? Due le proposte dell’Amami.
Innanzitutto, ha spiegato Maggiorotti “chiediamo che diventi obbligatorio affiancare al medico legale anche un consulente specializzato nella branca del medico citato in giudizio; Cio’ per evitare sviste clamorose e che processi, come gia’ accaduto, vengano avviati sulla base di relazioni tecniche poi risultate scientificamente non valide”.
E il governo, ha annunciato “nella seduta dello scorso 1 dicembre, si e’ impegnato a emanare una direttiva in tal senso”.
La seconda proposta riguarda il ricorso alla via arbitrale per la soluzione delle controversie: “Stiamo mettendo a punto un ddl – ha affermato il presidente Amami – che, sul modello austriaco, preveda il ricorso obbligatorio all’arbitrato per risolvere i contenziosi medici-pazienti.
Si eviterebbe cosi’ l’attuale intasamento dei procedimenti”.
E in attesa di una legge, ha aggiunto Maggiorotti “e’ oggi gia’ possibile utilizzare l’accordo arbitrale proposto dall’Amami e che, in caso di contenzioso, prevede un risarcimento nel termine di 180 giorni”.
Una lotta che ha portato gia’ ad un primo risultato concreto: “Abbiamo affiancato un medico nostro associato nella citazione in giudizio del consulente tecnico del pm, chiedendo 1 milione di euro come risarcimento per i danni subiti dal medico ingiustamente accusato.
Dopo un processo durato 5 anni, il medico e’ stato infatti assolto con formula piena. Il procedimento – ha concluso Maggiorotti – era stato avviato sulla base della relazione del consulente, poi giudicata totalmente inaffidabile”. (ANSA).

Ultimo aggiornamento

1 Luglio 2014, 12:17

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