” Rischi di cure all’estero in breve tempo e norme CE “ (documento dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Latina, approvato dall’Assemblea degli Iscritti nella adunanza del 22 novembre 2019)

Data:
28 Novembre 2019

In Italia i professionisti sono assoggettati a protocolli terapeutici e linee guida e tempistiche di guarigione per la realizzazione di interventi e riabilitazioni protesiche con certificazione di conformità che i professionisti sono obbligati a rilasciare ai pazienti.

Inoltre tutte le strutture, le attrezzature ed i materiali utilizzati dagli odontoiatri sono a norma CE.

Le norme CE sono una tutela di garanzia a salvaguardia di operatori e pazienti.

Queste norme CE in paesi esteri non appartenenti alla comunità europea non valgono: cioè i professionisti possono fare quello che meglio credono con i materiali che preferiscono, senza che ci siano degli obblighi da parte loro di osservanza di standard qualitativi come qui da noi in Italia.

L’odontoiatra in Italia è stato da sempre, come il medico di famiglia, colui che ha sempre accompagnato in un percorso di salute il paziente, conoscendone tutte le abitudini, i suoi fattori di rischio e le necessità nel tempo di controllo. Tutto ciò ha sempre consentito all’odontoiatra di consigliare il paziente al meglio per le terapie e le riabilitazioni più adatte al suo caso.

Quando sono necessarie terapie e riabilitazioni, si ha la necessità di tempi adeguati di osservazione, per valutare  come l’organismo del paziente reagisca alle procedure odontoiatriche in modo da poterle adattare alle sue specifiche esigenze.

Comprimendo invece una serie di interventi chirurgici nel cavo orale di un paziente in un arco ristretto di tempo (pochi giorni invece che settimane o mesi ) , molte volte spinti dalla volontà di ridurre spese e costi a dismisura, non si ha la possibilità di osservare le razioni tessutali e di modulare le procedure chirurgiche e le terapie mediche necessarie per il singolo caso.

Tutti gli odontoiatri devono essere consapevoli e consci delle responsabilità medico-legali alle quali vanno in contro quando decidono di intervenire su terapie cominciate da terzi e non condivise con loro, cercando di mantenere nel tempo dei risultati difficilmente predicibili.

Qualora ci fossero delle controversie in merito ai danni subiti il procedimento giudiziario nella sua fase iniziale, inquirente vedrebbe obbligatoriamente coinvolti non solo il primo operatore sanitario intervenuto all’estero sul paziente ma anche l’ultimo, intervenuto in Italia, sullo stesso paziente e potrebbe essere chiamato a rispondere di colpe non sue.

Qualunque paziente si sia recato presso strutture in paesi al di fuori dell’Italia per effettuare delle terapie odontoiatriche, rilevato delle problematiche di  qualunque naturasi può rivolgere  all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Latina in modo che possa essere consigliato in eventuali azioni nei confronti dei responsabili dei fatti rilevati. 

A questo fine l’Ordine mette a disposizione dei richiedenti una commissione  tecnica di Odontoiatri che può fornire gratuitamente (e mantenendo l’anonimato che eventualmente richieda il paziente)  un parere tecnico sulla qualità e l’esito dei lavoro eseguito all’Estero in modo che il paziente possa poi farsi una sua propria idea su basi maggiormente fondate.

(documento condiviso dalle Associazioni Sindacali Odontoiatriche ANDI e AIO)

Ultimo aggiornamento

29 Novembre 2019, 19:28

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