www.h24notizie.it Sporcizia e locali con strutture fatiscenti. E’ la situazione del pronto soccorso dell’ospedale Dono Svizzero di Formia segnalata, anche con documentazione fotografica fornita da alcuni cittadini, dal consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone con una lettera in cui si chiede l’immediato intervento del direttore generale della Asl Michele Caporossi.
“Lo stato in cui si trova la sala di attesa del Pronto soccorso dell’ospedale di Formia – scrive Simeone nella sua missiva – è vergognoso. Il luogo deputato ad accogliere persone già gravate dal disagio della malattia dovrebbe essere impeccabile sotto ogni profilo. Invece, è segnato dall’incuria. Gli utenti sono costretti a sedere, tra l’altro con attese che possono prolungarsi per molte ore, su sedie rotte, circondati dai muri che portano i segni della polvere mai rimossa, in locali dove i pavimenti sono sporchi”.

Aggiunge inoltre motivando la lettera al direttore sanitario: “Quello che dovrebbe essere il luogo dell’accoglienza di chi soffre, ed è già costretto a districarsi con servizi limitati nel numero e nella qualità a causa dei costanti tagli, si trova in condizioni vergognose. Una sanità di qualità non può prescindere dallo stato delle strutture deputate ad erogare i servizi. La mancanza di igiene, che l’incuria comporta, è sintomo della disattenzione che nella sanità non dovrebbe essere contemplata danneggiando la già precaria immagine che le nostre comunità hanno di un servizio fondamentale eccessivamente e costantemente oggetto di sottrazioni sul piano dell’efficacia e dell’efficienza”.

Infine, allargando il discorso agli altri reparti dell’ospedale: “Mi auguro, tra l’altro, che tale situazione non coinvolga anche altri i reparti dell’ospedale e gli ambulatori del Pronto Soccorso e che si tratti di un caso isolato altrimenti si metterebbe a rischio ulteriormente la vita dei pazienti sottoposti ad un ambiente non consono al loro stato di salute. Non solo, la mancanza di igiene non consente neanche ai medici e agli infermieri di lavorare in un contesto adeguato e che potrebbe diventare un veicolo di infezioni. Continuerò a vigilare affinché questo ennesimo gap della sanità nella provincia di Latina sia al più presto recuperato”.