ENPAM – Il 30 settembre scade il termine per dichiarare il fatturato imponibile e pagare il contributo dello 0,5% per le società che operano nel settore odontoiatrico. Stp e studi associati esclusi dall’obbligo se non hanno un direttore sanitario

Data:
22 Settembre 2019

Le società dovranno versare quindi lo 0,5% del fatturato imponibile riferito all’anno precedente a quello in cui si versa il contributo (per esempio, nel 2019 si dichiara il fatturato del 2018). Per fare la dichiarazione, il legale rappresentante deve compilare il modello Dso dall’area riservata alle società del settore odontoiatrico disponibile sul sito dell’Enpam. Per sapere come registrarsi all’area riservata, e per ulteriori informazioni, potete andare alla pagina: www.enpam.it/versare-lo-05-del-fatturato

Le associazioni professionali (studi associati) e le società tra professionisti (Stp) non devono pagare il contributo dello 0,5 per cento, a condizione che non sia stato nominato un direttore sanitario. Lo si evince dalla lettura combinata della legge che ha istituito il prelievo (articolo 1, comma 442, legge 27 dicembre 2017, n. 205) e delle altre norme richiamate (in particolare l’articolo 1, commi 153 e 154, legge 4 agosto 2017, n. 124). In pratica l’obbligo contributivo riguarda:

1) le società, in qualunque forma costituite (es: società semplici, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, società cooperative, mutue assicuratrici);

2) che svolgono attività nel settore odontoiatrico (“Formano oggetto della professione di odontoiatra le attività inerenti alla diagnosi ed alla terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione ed alla riabilitazione odontoiatriche”, così come recita l’articolo 2 delle legge 24 luglio 1985, n. 409, che fa riferimento anche alla prescrizione di tutti i medicamenti necessari all’esercizio della professione);

3) all’interno delle quali le prestazioni sono rese da soggetti in possesso dei titoli abilitanti alla professione di odontoiatra;

4) e che hanno un direttore sanitario iscritto all’albo degli odontoiatri o un direttore responsabile per i servizi odontoiatri.

Chi rispecchia tutti e quattro i requisiti è tenuto a dichiarare il fatturato all’Enpam e a pagare il contributo dello 0,5 per cento. Se ne conclude che questi obblighi non riguardano le associazioni fra professionisti (i cosiddetti studi associati) e le società tra professionisti non dotate di un direttore sanitario.

SOCIETÀ ODONTOIATRICHE – LO 0,5% VA IN SOLIDARIETÀ

Il contributo sul fatturato prodotto andrà alla gestione previdenziale dei liberi professionisti

Va a regime quest’anno il contributo dello 0,5 per cento sulle società operanti nel settore odontoiatrico. Entro il 30 settembre 2019 i legali rappresentanti dovranno infatti dichiarare il fatturato del 2018 e versarne mezzo pezzo punto percentuale all’Enpam. L’ente a sua volta lo utilizzerà per rimpolpare il welfare dei liberi professionisti.
MOTIVO
Il prelievo è stato introdotto con la legge di bilancio 2018. Il principio sancito – per ora nel solo settore dell’odontoiatria – è che a tutti gli introiti ottenuti dalle società grazie all’esercizio della professione, deve corrispondere un contributo previdenziale. La ragione sta nel meccanismo stesso di funzionamento del sistema pensionistico. Storicamente in Italia gli enti previdenziali, compreso l’Enpam,
funzionano essenzialmente ‘a ripartizione’. Cioè io lavoratore verso dei contributi che non servono a pagare la mia pensione futura ma quella di chi ha lavorato prima di me; la mia pensione invece verrà finanziata dai contributi di chi verrà dopo. contribuiscano alla previdenza – spiega il vicepresidente vicario dell’Enpam Giampiero Malagnino –. Altrimenti i liberi professionisti di oggi, oltre a subire la concorrenza delle società o ad essere sottopagati proprio da queste, rischiano di non poter contare in futuro sulle stesse
pensioni delle generazioni precedenti”.
COME SI FA
A partire dal mese di luglio l’Enpam ha inviato circa 5mila pec o raccomandate ad altrettante società operanti nel settore dell’odontoiatria. Nelle comunicazioni sono state indicate le credenziali per entrare nell’area riservata del sito Enpam.it e fare la dichiarazione del fatturato 2018. I legali rappresentati dovranno versare lo 0,5 per cento  di questo importo, sempre entro il 30 settembre 2019, facendo un bonifico sul conto corrente Iban IT34 M 0534 11701000000002277, presso Banco Bpm, intestato a Fondazione Enpam. La causale dovrà essere: ENPxxxxx16A122019, dove le cinque x stanno ad indicare il codice identificativo attribuito dall’Enpam. Le società che non l’avessero ricevuto possono richiederlo con un modulo disponibile alla pagina www.enpam.it/versare-lo-05-del-fatturato
Per le società che non fanno la dichiarazione o non pagano il contributo entro il 30 settembre 2019 sono previste sanzioni.

 

 

Ultimo aggiornamento

22 Settembre 2019, 13:32

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