Ebola, ecco le maschere antigas

Data:
1 Gennaio 2015

Resta l’allarme sul virus, dall’Asl parte la richiesta di acquisto “urgentissimo” di strumenti contro il possibile contagio.

Resta l’allarme Ebola a Latina. Una mail di un dirigente Asl conferma l’elevato livello di attenzione per la possibile diffusione del virus anche nell’agro pontino. Il direttore del Dipartimento del Farmaco, a seguito dell’emanazione del Protocollo Ministeriale “malattia da virus Ebola-Protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale”, ha chiesto l’acquisto urgentissimo di una serie di strumenti. Fra questi maschere pienofacciali, mascherine in acetato a prova di gas, termometri infrarossi, tute, guanti, L’Asl di Latina è stata la prima azienda fuori Roma ad aver recepito puntualmente il protocollo centrale relativamente alle misure di prevenzione sul virus Ebola. L’imput è partito prima dal Ministero della Salute e poi dalla Regione Lazio. Le precauzioni sono già operative. I casi sospetti che arrivano al Triage richiedono l’immediato intervento dell’infettivologo. Le modalità prevedono due fattispecie. Innanzitutto quello relativo al soggetto a basso rischio. In questo caso il malato viene ricoverato presso il reparto di Malattie Infettive. Gli accertamenti vengono fatti nell’arco di 24 ore (iter per analisi ed esito). Ovviamente il paziente viene sottoposto ad isolamento. Nei casi ad alto rischio invece si passa direttamente al trasferimento all’ospedale Spallanzani (potrebbero però essere coinvolti anche il Gemelli e l’Umberto I). Sono iniziati i corsi per i medici del Pronto Soccorso e gli infettivologi. Le preoccupazioni maggiori sono infatti rivolti al personale sanitario che potrebbe essere vittima di contagio. I contatti con I malati devono essere molto limitati. Nel protocollo si fa anche riferimento all’eventualità che il caso sospetto possa arrivare direttamente attraverso il 118. In quel caso verrebbe trasportato direttamente a Malattie Infettive senza passare per il Pronto Soccorso. Le misure sono tutte attivate. E’ stata individuata e definita la scheda triage per la gestione dei casi sospetti con particolare riferimento alle aree di provenienza. Sono stati riattivati in tutti i presidi i percorsi sicurezza per il paziente potenziale, già sperimentati per la Sars. Lo Spallanzani, individuato Dal Ministero della salute quale Centro di riferimento nazionale per l’ebola, è attivo e disponibile sulle 24 ore tutti i giorni per consulenze da parte di tutti i presidi ospedalieri regionali e nazionali.
di MARCO BATTISTINI

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Ultimo aggiornamento

1 Gennaio 2015, 23:36

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