CERTIFICAZIONI MEDICHE ON LINE -La FIMMG Roma afferma: Con il codice fiscale del medico rischio di blocco degli account per l’80 % dei medici di famiglia italiani – La SIT risponde: nessun rischio di blocco certificazione on line

Data:
14 Dicembre 2010

FIMMG ROMA 11 DICEMBRE 2010

COMUNICAZIONE PERCORSI IN SANITA’ 11 DIC 2010 : Basta desumere dalla rete il codice fiscale di un medico di famiglia per riuscire a bloccagli l’account di accesso alla certificazione elettronica on line, costringendo lo stesso a richiedere le credenziali di accesso.
Questo è il risultato dell’inchiesta lanciata Giovedi sera nel corso della trasmissione televisiva “percorsi in sanità” in onda su Gold tv, attraverso un filmato in cui è stata spiegata la procedura attraverso la quale chiunque puo’ bloccare l’account di un medico impedendogli di effettuare l’accesso e la certificazione on line di malattia introdotta dalla legge “Brunetta”. Tutto questo perché nella scelta della Login in accesso si è scelto il codice fiscale, desumibile dagli elenchi pubblici dell’Ordine dei Medici, per cui inserendolo nella casella per l’accesso e sbagliando la pass per 3 volte il sistema si blocca costringendo il titolare a richiedere la pass. Tutto cio’ puo ‘ essere evitato modificando il sistema, per ora finchè coesisterà la possibilità del cartaceo, sarà possibile certificare su carta ma dal 31 Gennaio quando l’obbligo andrà in vigore ci saranno non pochi problemi, in termini organizzativi e di tempo e le sanzioni non lo sono da meno perché prevedono il richiamo e il licenziamento del sanitario non ottemperante all’obbligo.
Per la realizzazione del sistema sono stati investiti 22 milioni di Euro
Il filmato completo dell’inchiesta è visionabile e scaricabile in :
http://www.fimmgroma.org/modules/GestFimmgRomaallegati/all_film/certificationline.wmv

SOCIETA’ ITALIANA DI TELEMEDICINA 14 DICEMBRE 2010
(DA DOCTORNEWS)

La Sit, Società italiana telemedicina e sanità elettronica, esclude che sia possibile, come denunciato da Fimmg Roma, che l’80% degli account dei medici abilitati alla certificazione on-line di malattia possa essere bloccato solo a partire dal suo codice fiscale, costringendo il medico a richiedere le credenziali di accesso. Il problema, fa sapere una nota Sit, non sussiste. La procedura di accesso al servizio, infatti, rispettando espressamente le normative di legge previste in materia di accesso ai siti web della Pa, garantisce al medico la possibilità di ripristinare immediatamente e personalmente, con una semplice operazione on-line, la propria password eventualmente bloccata, senza così creare disservizi ai cittadini o costringere il medico stesso a recarsi alla Asl per farsi rilasciare una nuova password. Un eventuale "disturbatore" può dunque dare noia per i pochi secondi necessari al ripristino della password di accesso al sistema, ma parlare di «a rischio blocco l’80% degli account dei medici di famiglia italiani» appare eccessivo e fuori luogo. La Sit pertanto, pur ritenendo certamente perfettibile il sistema di certificazione on-line di malattia proposto, lo ritiene sostanzialmente in linea con la normativa vigente e adeguato, in questa fase iniziale di prima applicazione, alle esigenze per le quali è stato sviluppato.

Ultimo aggiornamento

14 Dicembre 2010, 08:42

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CERTIFICAZIONI MEDICHE ON LINE -La FIMMG Roma afferma: Con il codice fiscale del medico rischio di blocco degli account per l’80 % dei medici di famiglia italiani – La SIT risponde: nessun rischio di blocco certificazione on line

Data:
14 Dicembre 2010

FIMMG ROMA 11 DICEMBRE 2010

COMUNICAZIONE PERCORSI IN SANITA’ 11 DIC 2010 : Basta desumere dalla rete il codice fiscale di un medico di famiglia per riuscire a bloccagli l’account di accesso alla certificazione elettronica on line, costringendo lo stesso a richiedere le credenziali di accesso.
Questo è il risultato dell’inchiesta lanciata Giovedi sera nel corso della trasmissione televisiva “percorsi in sanità” in onda su Gold tv, attraverso un filmato in cui è stata spiegata la procedura attraverso la quale chiunque puo’ bloccare l’account di un medico impedendogli di effettuare l’accesso e la certificazione on line di malattia introdotta dalla legge “Brunetta”. Tutto questo perché nella scelta della Login in accesso si è scelto il codice fiscale, desumibile dagli elenchi pubblici dell’Ordine dei Medici, per cui inserendolo nella casella per l’accesso e sbagliando la pass per 3 volte il sistema si blocca costringendo il titolare a richiedere la pass. Tutto cio’ puo ‘ essere evitato modificando il sistema, per ora finchè coesisterà la possibilità del cartaceo, sarà possibile certificare su carta ma dal 31 Gennaio quando l’obbligo andrà in vigore ci saranno non pochi problemi, in termini organizzativi e di tempo e le sanzioni non lo sono da meno perché prevedono il richiamo e il licenziamento del sanitario non ottemperante all’obbligo.
Per la realizzazione del sistema sono stati investiti 22 milioni di Euro
Il filmato completo dell’inchiesta è visionabile e scaricabile in :
http://www.fimmgroma.org/modules/GestFimmgRoma/allegati/all_film/certificationline.wmv

SOCIETA’ ITALIANA DI TELEMEDICINA 14 DICEMBRE 2010
(DA DOCTORNEWS)

La Sit, Società italiana telemedicina e sanità elettronica, esclude che sia possibile, come denunciato da Fimmg Roma, che l’80% degli account dei medici abilitati alla certificazione on-line di malattia possa essere bloccato solo a partire dal suo codice fiscale, costringendo il medico a richiedere le credenziali di accesso. Il problema, fa sapere una nota Sit, non sussiste. La procedura di accesso al servizio, infatti, rispettando espressamente le normative di legge previste in materia di accesso ai siti web della Pa, garantisce al medico la possibilità di ripristinare immediatamente e personalmente, con una semplice operazione on-line, la propria password eventualmente bloccata, senza così creare disservizi ai cittadini o costringere il medico stesso a recarsi alla Asl per farsi rilasciare una nuova password. Un eventuale "disturbatore" può dunque dare noia per i pochi secondi necessari al ripristino della password di accesso al sistema, ma parlare di «a rischio blocco l’80% degli account dei medici di famiglia italiani» appare eccessivo e fuori luogo. La Sit pertanto, pur ritenendo certamente perfettibile il sistema di certificazione on-line di malattia proposto, lo ritiene sostanzialmente in linea con la normativa vigente e adeguato, in questa fase iniziale di prima applicazione, alle esigenze per le quali è stato sviluppato.

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