CERTIFICAZIONI DI MALATTIA TELEMATICHE – come comunicare la malattia, l’inizio ricovero, le dimissioni ospedaliere all’INPS
Data:
16 Giugno 2025

Gentile iscritto,
in un’ottica di maggiore collaborazione tra colleghi e con i cittadini, ricordiamo come effettuare una comunicazione telematica di malattia, sia essa per comunicare un inizio ricovero, o in caso di dimissione ospedaliera, o conseguente ad una visita medica.
Ricordiamo che tale prerogativa, di invio telematico, è obbligatoria secondo l’attuale normativa dello Stato Italiano (decreto del Ministero della Salute del 18 aprile 2012 e la circolare INPS n. 113 del 25 luglio 2013).
Se non avessi ancora richiesto le credenziali per l’invio telematico della malattia, contatta i nostri uffici per trovare la soluzione al tuo problema.
Per i datori di lavoro ed i cittadini, ricordiamo che è possibile controllare lo stato e validità del certificato al seguente link: PORTALE INPS
Per il paziente, che volesse cambiare indirizzo di reperibilità per le visite fiscali, ricordiamo che è possibile farlo in autonomia da questo link: CAMBIO INDIRIZZO , PAGINA DEDICATA INPS
Cosa devi fare in caso di malattia e assenza dal lavoro?
In caso di malattia, che causa un’incapacità assoluta e temporanea al tuo specifico lavoro, il medico curante redige il certificato di malattia e lo trasmette all’INPS per via telematica, immediatamente o, in caso di visita domiciliare, entro il giorno successivo. Anche il medico libero professionista a cui puoi rivolgerti nei casi previsti dalla legge o dal tuo contratto di lavoro, può rilasciare il certificato di malattia telematico, poiché ha le credenziali di accesso al servizio.
Nei giorni festivi e prefestivi, rivolgiti al medico di Continuità assistenziale per il rilascio del certificato di malattia. Questo vale sia per le malattie iniziate nei giorni festivi e prefestivi, sia per giustificare la continuazione di una malattia certificata fino al venerdì.
Cosa fare se non ho il certificato telematico ma solo quello cartaceo?
Il certificato di malattia cartaceo è accettato solo quando non è possibile la trasmissione telematica (art. 8 del DPCM 26 marzo 2008).
Se il medico non può rilasciare il certificato telematico e ti consegna un certificato cartaceo, verifica che ci siano tutti i dati necessari: dati anagrafici e codice fiscale del lavoratore, diagnosi in chiaro, data di inizio della malattia, data di rilascio del certificato, data di fine prevista della malattia, tipo di certificato (inizio, continuazione o ricaduta), tipo di visita (ambulatoriale o domiciliare), residenza o domicilio abituale e domicilio di reperibilità durante la malattia.
Poi invia il certificato all’INPS e al datore di lavoro seguendo le modalità previste per i certificati cartacei. Il certificato cartaceo va consegnato all’INPS ed al datore di lavoro (o inviato con R/R) entro due giorni SOLO se sei un lavoratore privato con diritto all’indennità di malattia dell’INPS.
Da quale giorno inizia la malattia ai fini del riconoscimento della prestazione?
L’INPS, sulla base della normativa, riconosce la prestazione di malattia soltanto dal giorno di rilascio del certificato ai lavoratori assicurati per la specifica tutela previdenziale.
Il medico, per legge, non può giustificare giorni di assenza precedenti alla visita ambulatoriale del paziente.
Inoltre, il datore di lavoro potrebbe considerare l’assenza ingiustificata nei giorni non riconosciuti dall’INPS.
L’INPS riconosce la tutela della malattia anche per il giorno precedente al rilascio del certificato SOLO quando ricorrono tutte le seguenti condizioni:
• il certificato è redatto a seguito di visita domiciliare del medico curante;
• questa informazione è espressamente indicata dal medico nel certificato;
• il giorno precedente alla data di redazione è un giorno feriale.
Quali sono le fasce orarie di reperibilità?
Le visite mediche di controllo possono essere disposte d’ufficio dall’INPS per i lavoratori privati con diritto alla tutela previdenziale della malattia
e per i lavoratori pubblici di cui al D. Lgs. 165/2001 o su richiesta dei datori di lavoro per i propri dipendenti.Le visite mediche di controllo domiciliare nei confronti dei lavoratori pubblici, fino a nuove disposizioni, dovranno essere effettuate nei seguenti orari: dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni, comprese domeniche e festivi (Messaggio numero 4640 del 22-12-2023).
E’ possibile caratterizzare meglio la diagnosi?
Si, è possibile, e son riassunte in tre possibilità: TRAUMA, GIORNATA LAVORATA, AGEVOLAZIONI (circolare INPS n. 95 del 7 giugno 2016)
Giornata lavorata
Se al momento della visita il lavoratore, per la giornata corrente, ha già svolto la propria attività lavorativa.
Trauma
Evento traumatico: Indicare se c’è stato un evento traumatico, ai sensi dell’articolo 42 della legge n. 183 del 4 novembre 2010. Questa informazione è necessaria affinché l’INPS possa valutare se ci sono le condizioni per avviare un’azione surrogatoria verso i terzi responsabili. In caso di esito positivo, le giornate di indennità di malattia recuperate dall’INPS non verranno conteggiate nel periodo massimo di riconoscimento della prestazione di malattia.
Agevolazioni
Segnalare le eventuali agevolazioni per cui il lavoratore, sia privato che pubblico, è esonerato dall’obbligo di rispetto delle fasce di reperibilità, nei seguenti casi:
– Patologia grave che richiede terapie salvavita.
– Malattia riconosciuta come causa di servizio (SOLO per alcune categorie di dipendenti pubblici), ascritta alle prime tre categorie della TABELLA A del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981, n. 834, o patologie rientranti nella TABELLA E del medesimo decreto.
– Stato patologico connesso a invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%.
Cosa succede se il lavoratore è trovato assente a visita medica di controllo domiciliare?
Se sei trovato assente durante la visita medica di controllo domiciliare, vieni invitato, con apposito avviso, a presentarti in una data specifica presso gli ambulatori della Struttura territoriale INPS di competenza.
Si può modificare il periodo di malattia?
Se vuoi rientrare al lavoro prima della fine della prognosi indicata sul certificato, devi chiedere al medico che ha redatto il certificato la rettifica della data di fine prognosi, da inoltrare all’INPS tramite il servizio di trasmissione telematica.
Se sei un dipendente pubblico, il decreto ministeriale n. 206/2017 ti autorizza, nei soli casi di assenza o impedimento assoluto del medico che ha redatto il certificato, a rivolgerti a un altro medico per ricevere un certificato rettificativo della prognosi.
Nessun certificato può essere rettificato se è finito il periodo prognostico originariamente assegnato.
Cosa devo fare sul portale del M.E.F. per inserire telematicamente la malattia?
Abbiamo predisposto una piccola galleria fotografica indicando i passaggi da seguire, step by step, per la compilazione telematica del certificato, sia esso libero professionista o ‘SSN’.
Ultimo aggiornamento
16 Giugno 2025, 11:48
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