Certificati di malattia on line – gli ultimi aggiornamenti
Data:
4 Settembre 2010
3 settembre 2010 – Certificati di malattia on line: riunione della Commissione di collaudo per la trasmissione telematica.
Con l’entrata in funzione del servizio per la trasmissione dei certificati di malattia via telefono, è stato completato il pacchetto dei servizi a disposizione dei medici per la trasmissione telematica dei certificati di malattia. Sono stati quindi risolti tutti i motivi che hanno rallentato nella fase iniziale l’utilizzo del nuovo sistema. I medici possono infatti effettuare l’invio dei certificati all’INPS (ma anche l’annullamento o la rettifica dei certificati già inviati) utilizzando una semplice pagina web oppure i propri sistemi software. Inoltre, grazie al canale telefonico raggiungibile al numero verde 800 013 577, possono inviare il certificato anche tramite un telefono fisso o mobile, così da superare eventuali difficoltà temporanee dovute ad esempio alla mancanza di un personal computer o di una connessione a Internet. Grazie al nuovo sistema, i datori di lavoro (sia pubblici che privati) possono inoltre visualizzare le attestazioni di malattia relative ai propri dipendenti, sia accedendo direttamente via web al sistema INPS, sia richiedendone all’INPS l’invio alla propria casella di Posta elettronica certificata. A tutti i lavoratori dipendenti, invece, il nuovo sistema web consente di prendere visione dei propri attestati di malattia accedendo semplicemente tramite il proprio codice fiscale e il numero di protocollo del certificato. E’ stato inoltre superato il problema dell’abilitazione dei medici al nuovo sistema. Nella media, circa il 75% dei medici di famiglia risulta abilitato, sia tramite apposite credenziali di accesso (PIN) rese disponibili dal MEF (e che il medico deve ritirare presso la propria azienda sanitaria di riferimento), sia tramite le Carte nazionale dei servizi (CNS) rese disponibili dalle regioni, come nel caso della Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Toscana. La piena operatività del nuovo sistema è riscontrabile anche dal veloce incremento del numero di certificati inviati in modalità telematica negli ultimi giorni. A oggi, risultano inviati complessivamente 269.877 certificati, così distribuiti a livello regionale: Lombardia (17.3790 certificati trasmessi), Piemonte (5.187), Valle d’Aosta (1.780), Provincia di Bolzano (9.785), Provincia di Trento (2.615), Veneto (14.863), Liguria (2.465), Emilia Romagna (1.818), Toscana (2.794), Umbria (775), Marche (17.057), Lazio (7.084), Abruzzo (6.664), Molise (99), Campania (13.165), Puglia (697), Basilicata (3.344), Calabria (3.247), Sicilia (1.443), Sardegna (1.205). Nella sola ultima settimana si è registrato un incremento di circa il 17%. Si ricorda infine che, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n.150 del 2009 e dalla circolare Brunetta n.1 dell’11 marzo 2010, la trasmissione telematica del certificato di malattia è obbligatoria dal 19 giugno 2010.
2 settembre 2010 – Certificati di malattia online: aumenta a ritmo serrato il numero di medici abilitati alla nuova procedura.
Nel mese di agosto è proseguita a ritmo serrato la distribuzione ai medici delle credenziali di accesso (PIN) necessarie per l’utilizzo del nuovo sistema di trasmissione telematica, attraverso il quale, dal 19 luglio, il certificato di malattia dei lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, deve essere inviato direttamente all’Inps. A partire dallo scorso 9 agosto la tematica è stata oggetto di un attento monitoraggio da parte del Formez che, su incarico del Dipartimento per la digitalizzazione della PA e l’innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha verificato quanto realizzato dalle Aziende sanitarie locali (ASL) e Aziende Ospedaliere (AO) di tutte le regioni e province autonome del territorio nazionale, con l’esclusione delle aziende dell’Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Toscana, ove i medici sono già in possesso di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) che consente loro di accedere al nuovo sistema.Nonostante la rilevazione si sia svolta in pieno periodo estivo, al 31 agosto sono state contattate, su un totale di 168, ben 166 aziende sanitarie, delle quali, il 68% ha risposto in modo esaustivo all’intervista, mentre il 32% ha comunque fornito dati parziali in via di completamento.La rilevazione evidenzia come i ritardi nella distribuzione dei PIN manifestati in fase di avvio siano da ricondurre soprattutto a problemi organizzativi-burocratici interni alle aziende, quali quelli di natura tecnico-informatica, oppure di chiare direttive da parte degli uffici competenti. Solo nel 5% dei casi le cause del ritardo vanno invece riferite a fattori di tipo esterno riferibili alla mancata ricezione delle azione dei PIN. Dalle interviste emerge anche che, quasi ovunque, le Aziende sanitarie e quelle ospedaliere hanno iniziato l’azione di distribuzione intervenendo innanzitutto sui medici di famiglia, che di fatto sono quelli più operano sul fronte della certificazione per malattia.L’indagine evidenzia inoltre come nel mese di agosto il processo di distribuzione delle credenziali di accesso abbia subito una forte accelerazione, consentendo un recupero generalizzato rispetto ai ritardi manifestati nella fase iniziale.Secondo i dati rilevati dal Formez e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il numero di medici di famiglia oggi dotati di credenziali di accesso al sistema è infatti passato dal 32% di fine luglio a oltre il 70%. Significativo è stato anche l’avanzamento registrato per i medici ospedalieri, di cui circa il 25% risulta attualmente dotato di PIN di accesso al sistema.Questo incremento ha interessato tutte le regioni, sebbene si possano ancora osservare differenza significative a livello territoriale. Si va dalle situazioni delle regioni Marche, Valle D’Aosta e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, laddove le percentuali di medici di famiglia abilitati sono superiore al 90%, a quelle di regioni quali la Puglia e la Sicilia dove la percentuale di medici di famiglia dotati di credenziali di accesso è ancora inferiore al 30%.L’accelerazione verificatasi nel masse di agosto trova anche riscontro nel rapido incremento del numero di certificati di malattia trasmessi in modalità telematica nel mese di agosto, passati da 150.000 a oltre 260.000 con un aumento di circa il 70%.
Ultimo aggiornamento
4 Settembre 2010, 11:42
Commenti
Nessun commento
Certificati di malattia on line – gli ultimi aggiornamenti
Data:
4 Settembre 2010
3 settembre 2010 – Certificati di malattia on line: riunione della Commissione di collaudo per la trasmissione telematica.
Con l’entrata in funzione del servizio per la trasmissione dei certificati di malattia via telefono, è stato completato il pacchetto dei servizi a disposizione dei medici per la trasmissione telematica dei certificati di malattia. Sono stati quindi risolti tutti i motivi che hanno rallentato nella fase iniziale l’utilizzo del nuovo sistema. I medici possono infatti effettuare l’invio dei certificati all’INPS (ma anche l’annullamento o la rettifica dei certificati già inviati) utilizzando una semplice pagina web oppure i propri sistemi software. Inoltre, grazie al canale telefonico raggiungibile al numero verde 800 013 577, possono inviare il certificato anche tramite un telefono fisso o mobile, così da superare eventuali difficoltà temporanee dovute ad esempio alla mancanza di un personal computer o di una connessione a Internet. Grazie al nuovo sistema, i datori di lavoro (sia pubblici che privati) possono inoltre visualizzare le attestazioni di malattia relative ai propri dipendenti, sia accedendo direttamente via web al sistema INPS, sia richiedendone all’INPS l’invio alla propria casella di Posta elettronica certificata. A tutti i lavoratori dipendenti, invece, il nuovo sistema web consente di prendere visione dei propri attestati di malattia accedendo semplicemente tramite il proprio codice fiscale e il numero di protocollo del certificato. E’ stato inoltre superato il problema dell’abilitazione dei medici al nuovo sistema. Nella media, circa il 75% dei medici di famiglia risulta abilitato, sia tramite apposite credenziali di accesso (PIN) rese disponibili dal MEF (e che il medico deve ritirare presso la propria azienda sanitaria di riferimento), sia tramite le Carte nazionale dei servizi (CNS) rese disponibili dalle regioni, come nel caso della Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Toscana. La piena operatività del nuovo sistema è riscontrabile anche dal veloce incremento del numero di certificati inviati in modalità telematica negli ultimi giorni. A oggi, risultano inviati complessivamente 269.877 certificati, così distribuiti a livello regionale: Lombardia (17.3790 certificati trasmessi), Piemonte (5.187), Valle d’Aosta (1.780), Provincia di Bolzano (9.785), Provincia di Trento (2.615), Veneto (14.863), Liguria (2.465), Emilia Romagna (1.818), Toscana (2.794), Umbria (775), Marche (17.057), Lazio (7.084), Abruzzo (6.664), Molise (99), Campania (13.165), Puglia (697), Basilicata (3.344), Calabria (3.247), Sicilia (1.443), Sardegna (1.205). Nella sola ultima settimana si è registrato un incremento di circa il 17%. Si ricorda infine che, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n.150 del 2009 e dalla circolare Brunetta n.1 dell’11 marzo 2010, la trasmissione telematica del certificato di malattia è obbligatoria dal 19 giugno 2010.
2 settembre 2010 – Certificati di malattia online: aumenta a ritmo serrato il numero di medici abilitati alla nuova procedura.
Nel mese di agosto è proseguita a ritmo serrato la distribuzione ai medici delle credenziali di accesso (PIN) necessarie per l’utilizzo del nuovo sistema di trasmissione telematica, attraverso il quale, dal 19 luglio, il certificato di malattia dei lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, deve essere inviato direttamente all’Inps. A partire dallo scorso 9 agosto la tematica è stata oggetto di un attento monitoraggio da parte del Formez che, su incarico del Dipartimento per la digitalizzazione della PA e l’innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha verificato quanto realizzato dalle Aziende sanitarie locali (ASL) e Aziende Ospedaliere (AO) di tutte le regioni e province autonome del territorio nazionale, con l’esclusione delle aziende dell’Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Toscana, ove i medici sono già in possesso di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) che consente loro di accedere al nuovo sistema.Nonostante la rilevazione si sia svolta in pieno periodo estivo, al 31 agosto sono state contattate, su un totale di 168, ben 166 aziende sanitarie, delle quali, il 68% ha risposto in modo esaustivo all’intervista, mentre il 32% ha comunque fornito dati parziali in via di completamento.La rilevazione evidenzia come i ritardi nella distribuzione dei PIN manifestati in fase di avvio siano da ricondurre soprattutto a problemi organizzativi-burocratici interni alle aziende, quali quelli di natura tecnico-informatica, oppure di chiare direttive da parte degli uffici competenti. Solo nel 5% dei casi le cause del ritardo vanno invece riferite a fattori di tipo esterno riferibili alla mancata ricezione delle azione dei PIN. Dalle interviste emerge anche che, quasi ovunque, le Aziende sanitarie e quelle ospedaliere hanno iniziato l’azione di distribuzione intervenendo innanzitutto sui medici di famiglia, che di fatto sono quelli più operano sul fronte della certificazione per malattia.L’indagine evidenzia inoltre come nel mese di agosto il processo di distribuzione delle credenziali di accesso abbia subito una forte accelerazione, consentendo un recupero generalizzato rispetto ai ritardi manifestati nella fase iniziale.Secondo i dati rilevati dal Formez e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il numero di medici di famiglia oggi dotati di credenziali di accesso al sistema è infatti passato dal 32% di fine luglio a oltre il 70%. Significativo è stato anche l’avanzamento registrato per i medici ospedalieri, di cui circa il 25% risulta attualmente dotato di PIN di accesso al sistema.Questo incremento ha interessato tutte le regioni, sebbene si possano ancora osservare differenza significative a livello territoriale. Si va dalle situazioni delle regioni Marche, Valle D’Aosta e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, laddove le percentuali di medici di famiglia abilitati sono superiore al 90%, a quelle di regioni quali la Puglia e la Sicilia dove la percentuale di medici di famiglia dotati di credenziali di accesso è ancora inferiore al 30%.L’accelerazione verificatasi nel masse di agosto trova anche riscontro nel rapido incremento del numero di certificati di malattia trasmessi in modalità telematica nel mese di agosto, passati da 150.000 a oltre 260.000 con un aumento di circa il 70%.
Ultimo aggiornamento
4 Settembre 2010, 11:42
Commenti
Nessun commento
Lascia un commento
Lascia un commento
Lascia un commento