Certificati di malattia on-line: ancora nessun ok da parte della Commissione di collaudo del sistema per la trasmissione telematica

Data:
10 Settembre 2010

La Commissione tecnica incaricata di procedere al collaudo generale del sistema per la trasmissione telematica dei certificati di malattia, ai sensi della "Circolare Brunetta" n. 1 dell’11 marzo 2010, si è riunita questo pomeriggio presso la sede del Dipartimento per la Digitalizzazione della PA e l’Innovazione Tecnologica.
La Commissione è composta da rappresentanti del Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica e del Dipartimento per la Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’INPS, dell’INPDAP, della FNOMCeO e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
Nel corso della riunione la Commissione ha proseguito l’esame del livello di funzionalità del nuovo sistema e ha preso atto della pressoché ultimata distribuzione delle credenziali di accesso necessarie per l’invio dei certificati di malattia ai medici di famiglia, nonché del completamento dei servizi resi disponibili dalla piattaforma informatica ai medici, ai lavoratori e ai datori di lavoro.
La prossima riunione della Commissione per questa fase del collaudo è prevista per martedì 14 settembre.

E’ stata completata la rilevazione sullo stato di attuazione della procedura di invio telematico dei certificati medici, realizzata da Formez PA su incarico del Dipartimento per la Innovazione e la Digitalizzazione della PA. Il monitoraggio, iniziato lunedì 9 agosto, è stato avviato al fine di verificare la distribuzione ai medici delle credenziali di accesso (PIN). La rilevazione, che ha anche l’obiettivo di evidenziare quali siano state le motivazioni che hanno rallentato l’adeguamento alla nuova procedura, è rivolta alle Regioni e alle Province Autonome di Bolzano e Trento. Da notare che le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Toscana hanno optato per il sistema CNS (Carta Nazionale dei Servizi), potendo cioé già effettuare l’invio telematico dei certificati senza attendere la consegna del PIN.
Nel periodo intercorso tra il 9 agosto ed il 10 settembre sono state contattate 167 (su un totale di 168, escluse le quattro Regioni aderenti alla CNS) tra ASL ed Aziende Ospedaliere operanti sul territorio nazionale. Le amministrazioni che hanno partecipato e risposto in modo esaustivo all’intervista sono state l’82%, mentre il 18% delle organizzazioni ascoltate ha fornito dati parziali e a tutt’oggi non completi. Dalle interviste è emerso che la distribuzione dei PIN alle 168 aziende è conclusa. Il 100% delle ASL avevano attivato già ad agosto il piano di distribuzione dei PIN (e hanno medici già operativi), mentre lo stesso piano era attivato dal 73% delle aziende ospedaliere. In molti casi le ASL/AO hanno stabilito autonomamente la quantità di credenziali da distribuire secondo regole interne. Le singole aziende sanitarie hanno infatti indicato delle "quantità obiettivo" di medici che ritengono siano coinvolti nel processo di certificazione medica, escludendo quanti non rilasciano certificati da trasmettere. Sul totale delle aziende che hanno completato le interviste, la "quantità obiettivo" di medici da raggiungere è risultata pari a 93.000 credenziali di accesso. Per tutte le aziende è stata data priorità alla certificazione online dei medici di base, in alcuni casi anche dei pediatri. La ricerca, confrontata con i dati di attivazione rilevati dal Ministero dell’Economia, ha confermato che per molte aziende sanitarie la distribuzione ai medici di base è in fase di completamento, mentre risulta già avviata nella totalità delle aziende sanitarie intervistate, anche la distribuzione ai medici ospedalieri. Gli ostacoli alla distribuzione, registrati principalmente nelle aziende ospedaliere, sono da ricondurre soprattutto a problemi organizzativi-burocratici interni alle aziende (reticenza dei medici a ritirare materialmente la busta contenente il PIN; periodo di ferie; dissenso dei sindacati; attesa di direttive definitive nel caso di alcune Regioni; problemi di natura tecnico-informatica, ma solo per un numero di casi molto limitato).
La situazione varia da Regione a Regione (sempre escludendo le quattro regioni con Carta Nazionale dei Servizi): le ASL che risultano vicine al completamento del risultato obiettivo che si sono prefissate sono prevalentemente nelle Marche, Veneto, Piemonte, Sardegna, Val d’Aosta e Provincia Autonoma di Trento, mentre le situazioni più complicate risultano in Sicilia, Puglia e Campania.

Ultimo aggiornamento

10 Settembre 2010, 10:57

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Certificati di malattia on-line: ancora nessun ok da parte della Commissione di collaudo del sistema per la trasmissione telematica

Data:
10 Settembre 2010

La Commissione tecnica incaricata di procedere al collaudo generale del sistema per la trasmissione telematica dei certificati di malattia, ai sensi della "Circolare Brunetta" n. 1 dell’11 marzo 2010, si è riunita questo pomeriggio presso la sede del Dipartimento per la Digitalizzazione della PA e l’Innovazione Tecnologica.
La Commissione è composta da rappresentanti del Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica e del Dipartimento per la Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’INPS, dell’INPDAP, della FNOMCeO e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
Nel corso della riunione la Commissione ha proseguito l’esame del livello di funzionalità del nuovo sistema e ha preso atto della pressoché ultimata distribuzione delle credenziali di accesso necessarie per l’invio dei certificati di malattia ai medici di famiglia, nonché del completamento dei servizi resi disponibili dalla piattaforma informatica ai medici, ai lavoratori e ai datori di lavoro.
La prossima riunione della Commissione per questa fase del collaudo è prevista per martedì 14 settembre.

E’ stata completata la rilevazione sullo stato di attuazione della procedura di invio telematico dei certificati medici, realizzata da Formez PA su incarico del Dipartimento per la Innovazione e la Digitalizzazione della PA. Il monitoraggio, iniziato lunedì 9 agosto, è stato avviato al fine di verificare la distribuzione ai medici delle credenziali di accesso (PIN). La rilevazione, che ha anche l’obiettivo di evidenziare quali siano state le motivazioni che hanno rallentato l’adeguamento alla nuova procedura, è rivolta alle Regioni e alle Province Autonome di Bolzano e Trento. Da notare che le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Toscana hanno optato per il sistema CNS (Carta Nazionale dei Servizi), potendo cioé già effettuare l’invio telematico dei certificati senza attendere la consegna del PIN.
Nel periodo intercorso tra il 9 agosto ed il 10 settembre sono state contattate 167 (su un totale di 168, escluse le quattro Regioni aderenti alla CNS) tra ASL ed Aziende Ospedaliere operanti sul territorio nazionale. Le amministrazioni che hanno partecipato e risposto in modo esaustivo all’intervista sono state l’82%, mentre il 18% delle organizzazioni ascoltate ha fornito dati parziali e a tutt’oggi non completi. Dalle interviste è emerso che la distribuzione dei PIN alle 168 aziende è conclusa. Il 100% delle ASL avevano attivato già ad agosto il piano di distribuzione dei PIN (e hanno medici già operativi), mentre lo stesso piano era attivato dal 73% delle aziende ospedaliere. In molti casi le ASL/AO hanno stabilito autonomamente la quantità di credenziali da distribuire secondo regole interne. Le singole aziende sanitarie hanno infatti indicato delle "quantità obiettivo" di medici che ritengono siano coinvolti nel processo di certificazione medica, escludendo quanti non rilasciano certificati da trasmettere. Sul totale delle aziende che hanno completato le interviste, la "quantità obiettivo" di medici da raggiungere è risultata pari a 93.000 credenziali di accesso. Per tutte le aziende è stata data priorità alla certificazione online dei medici di base, in alcuni casi anche dei pediatri. La ricerca, confrontata con i dati di attivazione rilevati dal Ministero dell’Economia, ha confermato che per molte aziende sanitarie la distribuzione ai medici di base è in fase di completamento, mentre risulta già avviata nella totalità delle aziende sanitarie intervistate, anche la distribuzione ai medici ospedalieri. Gli ostacoli alla distribuzione, registrati principalmente nelle aziende ospedaliere, sono da ricondurre soprattutto a problemi organizzativi-burocratici interni alle aziende (reticenza dei medici a ritirare materialmente la busta contenente il PIN; periodo di ferie; dissenso dei sindacati; attesa di direttive definitive nel caso di alcune Regioni; problemi di natura tecnico-informatica, ma solo per un numero di casi molto limitato).
La situazione varia da Regione a Regione (sempre escludendo le quattro regioni con Carta Nazionale dei Servizi): le ASL che risultano vicine al completamento del risultato obiettivo che si sono prefissate sono prevalentemente nelle Marche, Veneto, Piemonte, Sardegna, Val d’Aosta e Provincia Autonoma di Trento, mentre le situazioni più complicate risultano in Sicilia, Puglia e Campania.

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