L’ ultima volta che  ti ho  visto, i primi di febbraio, nel corridoio del primo piano del Goretti, mentre andavi verso il reparto di cardiologia. Il solito sorriso, la solita battuta. Eri stanco, il volto provato, uscivi da una broncopolmonite, si vedeva e infatti dal 10 febbraio eri a riposo, per recuperare anche le ferie perdute, in attesa di settembre, quando saresti andato ufficialmente in pensione.
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Addio Marco, sei stato un grande chirurgo, ricco di umanità