5 gennaio 2011 – Certificati medici online: trasmessi all’INPS oltre 2,6 milioni di documenti. Finalmente possibili controlli accurati anche su assenteismo nel settore privato

Data:
9 Gennaio 2011

(dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione)


Continua a diffondersi l’utilizzo del nuovo sistema di trasmissione telematica dei certificati di malattia dei lavoratori pubblici e privati.

Secondo gli ultimi dati forniti dall’INPS, nell’ultima settimana sono stati trasmessi dai medici oltre 144.000 documenti (di cui 46.057 nelle ultime 24 ore), portando così il totale a 2.692.824 certificati.

Il nuovo sistema voluto dal Ministro Renato Brunetta non solo semplifica la vita dei cittadini, per i quali viene meno l’onere dell’invio del certificato al datore di lavoro, ma rende finalmente possibile un monitoraggio puntuale e sistematico dell’assenteismo anche dei dipendenti nelle aziende private. Finora, infatti, gli unici dati disponibili riguardavano il fenomeno nel settore pubblico.

Grazie all’unificazione delle procedure, pertanto, le informazioni sulle assenze di tutti i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) confluiscono adesso in un’unica banca dati che può essere consultata sia dai lavoratori direttamente interessati, sia dai datori di lavoro (aziende private ed enti pubblici) che giorno per giorno hanno la possibilità di avere un quadro completo dell’evoluzione del fenomeno all’interno delle loro strutture.

Si tratta di un’innovazione che comporta vantaggi per tutti: per i cittadini, i quali beneficiano della riduzione delle spese postali e del tempo perso per ottemperare agli obblighi di trasmissione; per la pubblica amministrazione e per l’INPS, che finalmente hanno la possibilità di effettuare verifiche e controlli tempestivi e puntuali; per le imprese, che oltre a beneficiare di una riduzione dei costi vivi possono disporre di dati dettagliati e particolareggiati su un fenomeno che, come dimostra la vicenda Fiat, tende ad assumere centralità nel quadro delle nuove politiche di aumento della produttività.

Il flusso dei certificati di malattia online è così distribuito a livello regionale: 970.548 in Lombardia, 376.900 nel Lazio, 224.548 in Veneto, 164.637 in Emilia Romagna, 157.784 in Sicilia, 152.337 in Campania, 96.175 nelle Marche, 80.696 in Piemonte, 77.345 in Puglia, 65.616 in Toscana, 58.197 in Abruzzo, 52.826 in Calabria, 47.409 nella Provincia di Bolzano, 30.233 in Liguria, 28.579 nella Provincia di Trento, 27.292 in Sardegna, 23.880 in Umbria, 19.510 in Basilicata, 18.036 in Friuli Venezia Giulia, 10.762 in Valle d’Aosta e 9.514 in Molise.

L’impatto positivo della nuova procedura diventa evidente se si confronta il numero dei certificati di malattia dei lavoratori privati acquisiti dall’INPS nel 2009 in forma cartacea con il numero di certificati inviati telematicamente nel 2010.

La quota dei documenti trasmessi online nel 2010 rispetto ai cartacei del 2009 è cresciuta dal 20% di agosto, al 45% di settembre, al 56% di ottobre, al 57% di novembre, per poi attestarsi al 75% di dicembre.

Dai nuovi dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze risulta che la media regionale dei medici di famiglia abilitati alla nuova procedura ha superato il 91%.

Sono dotati delle credenziali necessarie all’invio dei certificati tutti i medici di famiglia in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia (dove è utilizzata la Carta Nazionale dei Servizi) e in Valle d’Aosta (dove il 100% dei medici è dotato di PIN).

In Veneto, nella Provincia di Bolzano, in Campania, nelle Marche, in Basilicata, in Umbria, in Puglia, in Calabria, in Piemonte, in Molise, in Sardegna e in Abruzzo oltre il 90% dei medici di famiglia è dotato di PIN.

Seguono il Lazio (87%), Sicilia (86%) e la Provincia di Trento (71%). Ancora in ritardo la Liguria, dove solo il 49% dei medici di famiglia ha ritirato il PIN.

Ultimo aggiornamento

9 Gennaio 2011, 10:29

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5 gennaio 2011 – Certificati medici online: trasmessi all’INPS oltre 2,6 milioni di documenti. Finalmente possibili controlli accurati anche su assenteismo nel settore privato

Data:
9 Gennaio 2011

(dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione)


Continua a diffondersi l’utilizzo del nuovo sistema di trasmissione telematica dei certificati di malattia dei lavoratori pubblici e privati.

Secondo gli ultimi dati forniti dall’INPS, nell’ultima settimana sono stati trasmessi dai medici oltre 144.000 documenti (di cui 46.057 nelle ultime 24 ore), portando così il totale a 2.692.824 certificati.

Il nuovo sistema voluto dal Ministro Renato Brunetta non solo semplifica la vita dei cittadini, per i quali viene meno l’onere dell’invio del certificato al datore di lavoro, ma rende finalmente possibile un monitoraggio puntuale e sistematico dell’assenteismo anche dei dipendenti nelle aziende private. Finora, infatti, gli unici dati disponibili riguardavano il fenomeno nel settore pubblico.

Grazie all’unificazione delle procedure, pertanto, le informazioni sulle assenze di tutti i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) confluiscono adesso in un’unica banca dati che può essere consultata sia dai lavoratori direttamente interessati, sia dai datori di lavoro (aziende private ed enti pubblici) che giorno per giorno hanno la possibilità di avere un quadro completo dell’evoluzione del fenomeno all’interno delle loro strutture.

Si tratta di un’innovazione che comporta vantaggi per tutti: per i cittadini, i quali beneficiano della riduzione delle spese postali e del tempo perso per ottemperare agli obblighi di trasmissione; per la pubblica amministrazione e per l’INPS, che finalmente hanno la possibilità di effettuare verifiche e controlli tempestivi e puntuali; per le imprese, che oltre a beneficiare di una riduzione dei costi vivi possono disporre di dati dettagliati e particolareggiati su un fenomeno che, come dimostra la vicenda Fiat, tende ad assumere centralità nel quadro delle nuove politiche di aumento della produttività.

Il flusso dei certificati di malattia online è così distribuito a livello regionale: 970.548 in Lombardia, 376.900 nel Lazio, 224.548 in Veneto, 164.637 in Emilia Romagna, 157.784 in Sicilia, 152.337 in Campania, 96.175 nelle Marche, 80.696 in Piemonte, 77.345 in Puglia, 65.616 in Toscana, 58.197 in Abruzzo, 52.826 in Calabria, 47.409 nella Provincia di Bolzano, 30.233 in Liguria, 28.579 nella Provincia di Trento, 27.292 in Sardegna, 23.880 in Umbria, 19.510 in Basilicata, 18.036 in Friuli Venezia Giulia, 10.762 in Valle d’Aosta e 9.514 in Molise.

L’impatto positivo della nuova procedura diventa evidente se si confronta il numero dei certificati di malattia dei lavoratori privati acquisiti dall’INPS nel 2009 in forma cartacea con il numero di certificati inviati telematicamente nel 2010.

La quota dei documenti trasmessi online nel 2010 rispetto ai cartacei del 2009 è cresciuta dal 20% di agosto, al 45% di settembre, al 56% di ottobre, al 57% di novembre, per poi attestarsi al 75% di dicembre.

Dai nuovi dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze risulta che la media regionale dei medici di famiglia abilitati alla nuova procedura ha superato il 91%.

Sono dotati delle credenziali necessarie all’invio dei certificati tutti i medici di famiglia in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia (dove è utilizzata la Carta Nazionale dei Servizi) e in Valle d’Aosta (dove il 100% dei medici è dotato di PIN).

In Veneto, nella Provincia di Bolzano, in Campania, nelle Marche, in Basilicata, in Umbria, in Puglia, in Calabria, in Piemonte, in Molise, in Sardegna e in Abruzzo oltre il 90% dei medici di famiglia è dotato di PIN.

Seguono il Lazio (87%), Sicilia (86%) e la Provincia di Trento (71%). Ancora in ritardo la Liguria, dove solo il 49% dei medici di famiglia ha ritirato il PIN.

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