La giornata è proseguita con un incontro conviviale, a spese dei partecipanti, svoltosi presso l’Aenea’s Landing. Un momento di storia del sud pontino è stato ricordato con la musica dei “Briganti di Frontiera”, un complesso guidato dal Collega Medico Fabio Pannozzo.
Nato negli anni”70″ come gruppo di ricerca sulle tradizioni popolari in seno all’Associazione Storico Culturale Monti Ausoni di Lenola (LT), in seguito si forma il gruppo musicale Lenola Folk attivo dal 1974 al 1976. Dopo circa venti anni il gruppo si ricompone nel 1999 adottando il nome attuale. Un nome che caratterizza il territorio di provenienza che, una volta a confine tra il Regno Borbonico e lo Stato Pontificio, era chiamato terra di nessuno e, dove i briganti trovavano rifugio.
Il repertorio dei Briganti di Frontiera è composto da canti di circostanza(serenate, canti di lavoro, canti narrativi ecc.) di brani frutto di una ricerca storica(i Giacobini e l’ insorgenza Sanfedista del 1799, il Brigantaggio da Frà Diavolo fino a dopo l’ Unità d’Italia, lo sbarco Alleato etc.) e spazia nei generi musicali che, grazie anche all’attività di transumanza, sono divenuti patrimonio della musica agropastorale anche del territorio ciociaro-campano(saltarello, tammurriata, pizzica).
All’Arrabbiata |
Amata perla |
Brigante Chiavone |
Canto dei Sanfedisti |
E sò e brigante |
Frà Diavolo |
Marinaresca |
Michelemmà |
Mo’ che sò giovane |
Vulesse addeventare |
Brigante se more |
Li piedi zoppi |

Libro Mola e Castellone di Gaeta
Al momento del commiato, il Club Medici, nella persona del suo Direttore Vincenzo Pezzuti, ha fatto dono ai relatori e alle autorità presenti del libro fresco di stampa (infatti è stato presentato al pubblico il 13 dicembre 2008) intitolato “Mola e Castellone di Gaeta oggi Formia – memorie e immagini dei viaggiatori del grand tour”, autore il Collega Medico Aldo Treglia. I proventi della vendita del libro saranno utilizzati per l’acquisto di attrezzature per la Struttura Dipartimentale di Endoscopia e Chirurgia mini-invasiva dell’Ospedale di Formia in ricordo, così scrive l’Autore, “..di mia moglie Pina e di quanti non hanno superato il dramma delle malattie gastro-intestinali tumorali ma anche, e soprattutto, in sostegno dei pazienti che purtroppo lo stanno affrontando o, sfortunamente, lo potranno affrontare.”
Alcune foto dell’incontro conviviale:
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