06/11/2018 – Successo per il Convegno “Autismo ieri, oggi e…domani”: oltre quattrocento i partecipanti. Il report

Data:
7 Novembre 2018

7 novembre 2018
Buongiorno, si trasmettono comunicato e foto dell’evento, con preghiera di pubblicazione.

Un caro saluto
Clarita Pucci
Di Aldina Nunziata
LATINA – Si è svolto martedì 6 novembre presso il Liceo Scientifico “G.B. Grassi” il convegno “Autismo Ieri, Oggi ….e Domani. Dalla diagnosi precoce all’inserimento lavorativo, un continuum di necessità e opportunità” organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Forma Mentis, in collaborazione con il Centro PolispecialisticoSan Giuseppe di Latina Scalo e l’Associazione LatinAutismo.  Autismo_3-681x511

L’autismo è un punto interrogativo a cui la scienza ancora non è riuscita a dare risposte: per questo non è possibile parlare di cure risolutive della malattia e spesso le famiglie si ritrovano completamente abbandonate e senza gli strumenti adeguati per poter far fronte alla malattia dei figli.  Autismo_1

Durante il dibattito è emerso che recenti studi hanno evidenziato come i bambini colpiti da questi disturbi, presentino già nelle prime settimane di vita, alcune anomalie nel pianto e nel movimento spontaneo. Se questi dati venissero confermati su un campione più ampio e se sarà possibile associare tali anomalie ad alcune caratteristiche cliniche e biologiche dei pazienti presi in esame, potrebbe essere attivato un monitoraggio per la loro identificazione precoce, già nel primo anno di vita, ed attivato un intervento precoce intensivo e individualizzato.  Autismo_2 (1)

Il programma del convegno si è articolato su tre aspetti fondamentali: clinico, didattico-educativo e socio-culturale. In una sala affollatissima si è parlato di “Identificazione precoce dei segnali di rischio” con la dottoressa Scattoni, di Terapia Mediata dai Genitori, con il prof. Valeri, di stress genitoriale con la professoressa Cerquiglini, del programma di intervento COMPASS per l’inclusione scolastica e lavorativa con il prof. Laghi, dell’esperienza straordinaria di integrazione sociale e di occupazione con l’associazione “L’Emozione Non Ha Voce Onlus”, delle nuove frontiere della ricerca sugli interventi comportamentali per l’autismo con il dottor Conversi.
Ad aprire il convegno il Prof. Giuseppe Titti, direttore scientifico dell’evento insieme al Prof. Valeri e alla dottoressa Magni, che ha parlato dell’importante ruolo del pediatra nell’identificare i primi segnali. Un altro contributo importante è stato quello portato dalla professoressa Venditti, con Lo Sportello Autismo e i progetti di inclusione portati avanti con il CTS di Latina istituito presso l’IC Frezzotti Corradini di cui lei è dirigente.

Clarita Pucci, presidente dell’associazione “Forma Mentis APS” ha sottolineato “Quando abbiamo pensato di organizzare questo convegno, ci siamo chiesti come potevamo affrontare la complessità dei disturbi dell’autismo: abbiamo voluto rivolgere l’attenzione ai progressi scientifici, con la volontà di diffondere modelli operativi, basati sull’evidenza scientifica, soffermandoci sui modelli di diagnosi e sugli strumenti operativi che consentono di aumentare le possibilità di inclusione e fornire sostegno a chi ne è affetto e alle loro famiglie”. Le fa eco il Direttore Generale del Centro Polispecialistico San Giuseppe, Dario Carticalà, che afferma che “ Oggi le nuove sfide riguardano la diffusione di questi interventi che richiedono anni di formazione e alta specializzazione degli operatori e la loro applicazione fin dalla tenera età, massimizzando il ruolo, il coinvolgimento e le competenze dei genitori. L’acquisizione di abilità nell’arco vita, apre nuovi scenari, la possibilità di sostenere la persona con la sindrome dello spettro autistico nella transizione in età adulta per una vita indipendente e un lavoro inclusivo.” LatinAutismo Onlus, partner dell’evento, è intervenuta con la presidente Monia Magliocco che ha esposto le attività svolte dall’associazione di genitori/familiari di persone con disturbi dello spettro autistico, su tutto il territorio di Latina e Provincia, “Le famiglie che all’ interno hanno un bambino/adulto con una così grave condizione – dichiara la Magliocco – si trovano a dover affrontare quotidianamente situazioni faticose; impossibilitate a vivere una vita normale, a causa non solo della patologia stessa ma spesso anche delle situazioni riconducibili alla scarsa conoscenza delle caratteristiche di questa disabilità nel sociale.”

Ultimo aggiornamento

7 Novembre 2018, 17:59

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