Vaccini e false notizie, Anelli: “Non lasciatevi rubare salute e libertà….Ci sarebbero anche i troll russi dietro la disinformazione sui vaccini diffusa tramite social network….” (FNOMCeO, comunicato stampa del 24 agosto 2018)

Data:
25 Agosto 2018

Ci sarebbero anche i troll russi dietro la disinformazione sui vaccini diffusa tramite social network: ad affermarlo, uno studio americano, pubblicato sull’American Journal of Public Health da ricercatori dell’Università di Washington, del quale dà oggi notizia tutta la stampa internazionale.

A differenza dei “classici” bots o dei cosiddetti “avvelenatori di pozzi”, che, nel periodo esaminato, spacciavano in rete principalmente contenuti antivax, i troll provenienti dalla Russia diffondevano notizie sia pro sia contro i vaccini, in modo da polarizzare l’opinione pubblica americana e creare la percezione falsa di un dibattito nella comunità, fomentando la discordia.

“Siamo sorpresi dalle notizie riportate oggi dalla stampa – afferma il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli-. Chiediamo ai Governi di fare chiarezza su questa vicenda e di approfondire questo tema, che ci riguarda a livello globale. La libertà di informazione non può prescindere dall’affidabilità delle fonti. Spetta alle autorità garantire tale affidabilità ed evitare manipolazioni e inutili allarmismi”.

“La polarizzazione del dibattito su argomenti così sensibili, specie se creata ad arte, lungi dal fare chiarezza, aumenta il rumore di fondo e l’incertezza – continua Anelli -, inficiando la consapevolezza e la libertà dei cittadini. La scienza deve essere elemento di coesione delle popolazioni, non divisivo. Si sente spesso dire che la scienza non è democratica. È vero, non lo è nel senso che ‘uno non vale uno’. Ma la scienza – e ancor più la medicina- è profondamente democratica: è processo partecipativo che genera il progresso, ed è argomento che riguarda noi tutti, come scienziati, come medici, come cittadini. Ben venga quindi una discussione onesta, trasparente, fondata sulle migliori evidenze e non inquinata da false notizie, schieramenti artificiosi, polemiche sterili”.

“Noi medici, nel nostro ruolo a tutela della salute pubblica, abbiamo il dovere di difendere la buona informazione scientifica – conclude Anelli -. I Governi hanno il dovere e i mezzi per fare chiarezza, prevenzione e dissuasione sulla diffusione di false notizie. I cittadini tutti hanno il dovere di non  lasciarsi rubare, da manipolatori, venditori di illusioni, soggetti portatori di interessi illeciti, la loro salute e la loro libertà”. 

Ultimo aggiornamento

25 Agosto 2018, 12:48

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