Università, Medicina presa d´assalto

Data:
27 Agosto 2009

di Laura Mari


Roma


Test di ingresso obbligatori per tutte le facoltà alla Sapienza, un nuovo corso di laurea in Biotecnologie industriali a Tor Vergata e uno di Scienze e tecniche dell´attività motoria alla Cattolica. Le università capitoline, pubbliche e private, aprono le porte alle future matricole e per l´anno accademico 2009-2010 propongono interessanti novità.

Nei prossimi giorni scadranno i termini per le iscrizioni ai test di ingresso degli atenei romani, ma chiunque vorrà immatricolarsi alla Sapienza dovrà sostenere la prova di autovalutazione, anche se il corso di laurea non è a numero chiuso. «Chi dimostrerà di avere delle lacune, a ottobre farà dei mini-corsi di recupero» dice il rettore della Sapienza Luigi Frati. In totale, nel primo ateneo capitolino i corsi di laurea sono 300 (46 corsi di studio sono stati tagliati e accorpati ad altri per evitare sprechi di docenti e risorse).

Ieri, intanto, si sono chiuse le iscrizioni per il test d´ingresso della facoltà di Medicina all´università di Tor Vergata (che si terrò il 3 settembre), dove i dati provvisori parlano di 2.352 domande presentate per duecento posti disponibili (lo scorso anno accademico erano state poco più di 1.500). Si sono invece candidati in 870 ad affrontare, il 4 settembre, il test di ingresso sperando di aggiudicarsi uno dei 28 posti disponibili nella facoltà di Odontoiatria del secondo ateneo capitolino (lo scorso anno erano stati 698). «L´incremento di domande a Tor Vergata – afferma Giuseppe Novelli, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia a Tor Vergata – è in parte da attribuire al fatto che l´ateneo è stato classificato come una università "virtuosa", cioè tra quelle promosse recentemente dal ministero». Sempre a Tor Vergata, fino al 4 settembre ci si potrà iscrivere al test d´accesso per i corsi triennali in Infermieristica (1.386 le domande presentate per 940 posti) e Fisioterapia (1.083 domande per 70 posti). Boom di iscrizioni al test di ingresso per la facoltà di Medicina anche all´università Cattolica, dove per 233 posti disponibili sono arrivate 3.697 richieste, mentre quelle per la facoltà di Odontoiatria sono 743 per 18 posti…….

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Firenze  : Tutti vogliono entrare a Medicina

di Michele Bocci

E´ boom di iscrizioni al test per entrare alla facoltà di Medicina di Firenze. Gli aspiranti dottori quest´anno sono ben 1618, contro i 1356 del 2008. I posti sono sempre gli stessi: 220. I dati raccontano un crescita di candidati di quasi il 20% nel giro di dodici mesi e spingono il preside di Medicina Gianfranco Gensini a dire che il ministero dovrebbe alzare il tetto. Il numero di coloro che alla fine verranno iscritti al primo anno è troppo basso…….

Come spiega l´aumento delle candidature il preside di Medicina, Gianfranco Gensini? «Non conosco ancora i dati di tutte le facoltà italiane – spiega il professore – ma se la crescita fosse generalizzata, probabilmente sarebbe perché i giovani sono consapevoli del fatto che l´interesse per la salute rappresenta un valore costante, e i finanziamenti per la sanità ci saranno sempre. Il percorso di studi in medicina e chirurgia è visto come una sicurezza dal punto di vista dell´impiego, rispetto alle tante incertezze di questo periodo. Ma so che in alcune grandi città, come Roma e Napoli, le facoltà di Medicina non vedono aumenti come il nostro. E allora potrebbe esserci anche una lettura localistica del dato. La sanità toscana e fiorentina funziona ed è cresciuta, come la nostra facoltà. I giovani lo sanno e vogliono studiare qui. Del resto è sulle competenze che si gioca tutto, quindi bisogna essere preparati bene».

Il test di ammissione è visto come uno spauracchio, perché a domande di carattere medico alterna quesiti di cultura generale. Spesso sono proprio questi ultimi a mettere in crisi i giovani candidati, che non possono prepararsi sui libri in tutte le materie oggetto della selezione. «Ho sempre detto che questo sistema non mi piace – dice sempre Gensini – Preferisco un´impostazione simile a quella francese, dove al primo anno l´accesso è libero e alla fine si fa la selezione. Credo che in quei 12 mesi tutti avrebbero la possibilità di esprimere le loro potenzialità». Riguardo ai 220 posti per il corso di medicina e chirurgia, Gensini spiega di ritenere ritoccarlo, facendo aumentare il numero di studenti al primo anno. «E´ una decisione che deve prendere il ministero ma a questo punto ci sembra necessaria – dice il preside – Oltretutto i numeri in proiezione ci preoccupano. Ci sono specialità dove già scarseggiano i professionisti e dobbiamo tenere in considerazione che chi si iscrive oggi diventerà un medico pronto per l´assunzione tra ben dieci anni».

Ultimo aggiornamento

27 Agosto 2009, 08:22

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