Spot dei farmaci sott’accusa

Data:
14 Giugno 2008


La pubblicità televisiva dei farmaci non piace ad Altroconsumo che ha segnalato alcune anomalie al Garante della concorrenza e del mercato.
L’associazione dei consumatori ha preso in esame 26 spot televisivi di 28 prodotti da banco, trasmessi in 13 giornate diverse sulle sette maggiori reti tv generaliste.
Dall’inchiesta è risultato che appena in due casi su 13, per i quali è obbligatorio per legge, viene citato il principio attivo.
E sui 26 spot soltanto 15 rimandano esplicitamente alla lettura del foglietto illustrativo.
In Italia ci sono dei limiti alla pubblicità (è permessa quella sugli Otc, senza ricetta, non sul prodotto "etico"), imposti dal Codice del farmaco: non si può proporre il farmaco in modo ingannevole, né esagerarne le proprietà; inoltre il messaggio deve dare informazioni indispensabili per un uso razionale del prodotto e per una corretta automedicazione.
Pertanto il consumatore dovrebbe essere chiaramente invitato alla lettura del foglietto illustrativo e ad un uso cauto e limitato nel tempo del prodotto, e anche a rivolgersi al proprio medico curante quando i sintomi del disturbo rimangono.
L’associazione ha preso di mira anche il recente messaggio pubblicitario del primo farmaco nato con il marchio Coop.
Secondo Altroconsumo lo spot è scorretto perché omette le indicazioni sul principio attivo e sugli effetti collaterali.
"Nessun riferimento all’acido acetilsalicilico, nessun rimando alla lettura delle avvertenze sul foglietto illustrativo, nessun cenno al fatto che la sua assunzione può avere effetti collaterali", si legge in un comunicato, che prosegue: "Banalizzare il prodotto farmaco come se fosse acqua fresca, uno shampoo o un utensile qualsiasi è scorretto, contro la legge e controproducente per la salute dei cittadini".
Alla Coop si difendono sostenendo che per quanto riguarda la comunicazione pubblicitaria hanno dovuto soggiacere a veri e propri divieti e che la comunicazione sulla stampa è stata sottoposta a tagli, non ultimo la cancellazione del nome del principio attivo del farmaco dalla confezione.

da "La Repubblica" Supplemento Salute – 12 giugno 2008

Ultimo aggiornamento

14 Giugno 2008, 11:53

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