RU486: FUORILEGGE CHI NON RISPETTERA’ REGOLE AIFA – (AGI) – Roma, 1 ago.

Data:
2 Agosto 2009

Tutte le indicazioni per l’utilizzo della RU486, come richiesto dal ministro Sacconi, saranno fornite dall’Aifa attraverso una delibera del Cda, accompagnata dalla determina del direttore generale, che saranno pubblicate in Gazzetta Ufficiale presumibilmente a meta’ settembre. Lo annuncia il dg dell’Agenzia del Farmaco Guido Rasi, interpellato dall’Agi. "Dopo questa pubblicazione – ammonisce Rasi – tutte le procedure che non rientreranno nelle indicazioni date saranno fuorilegge: si mettera’ fine al Far West che c’e’ ora nell’utilizzo della pillola". Le indicazioni prescriveranno tra l’altro che "i medici dovranno trattenere la paziente fino all’espletamento della procedura di espulsione del feto, che sara’ accertata presumibilmente ad una diagnosi ecografica. Se non ci sono rischi di sanguinamento la paziente puo’ andare a casa". La durata del ricovero andra’ "da un giorno e mezzo a 4 giorni, e tutta la procedura avverra’ esclusivamente in ospedale.

(AGI) – Roma, 2 ago. – Sono rispettoso delle istituzioni dello Stato e quindi dell’Aifa e della sua decisione: mi preoccupa pero’ che in mancanza di una seria campagna d’informazione che metta in guardia dalle caratteristiche del farmaco e dei suoi potenti effetti collaterali, passi l’idea sia un qualsiasi contraccettivo. Lo afferma il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Roma, Mario Falconi, che annuncia: "come Ordine istituiremo un numero verde per informare in modo dettagliato sulle caratteristiche della RU486". Per quanto poi riguarda le modalita’ di somministrazione, Falconi nutre piu’ di un dubbio sull’obbligo di ricovero in ospedale per 2-3 giorni. "Trovo giusta la norma in linea di principio come un deterrente mentre ho piu’ di un dubbio se fosse impositiva, cioe’ obblighi al ricovero per due o tre giorni – conclude Falconi – O la donna non va in ospedale o se ci va ed assume dietro indicazione e sotto il controllo del medico la pillola, non c’e’ nessuno che puo’ obbligarla a stare in ospedale tre giorni: si tratterebbe in tal caso di sequestro di persona".

Ultimo aggiornamento

2 Agosto 2009, 04:06

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