La commissione nazionale Ecm licenzia documento su accreditamento dei provider ed erogazione formazione a distanza
Data:
1 Agosto 2009
Roma, 30 lug. (Adnkronos Salute) – Non solo congressi e lezioni dal "vivo" per l’aggiornamento professionale di medici e personale sanitario. Ma anche speciali programmi in tv, corsi online, senza l’esclusione di mezzi tecnologici innovativi purché consentano verifiche dell’apprendimento e superino una fase sperimentale. E ancora. Regole stringenti di accreditamento dei provider, raccolte in un "Manuale" ad hoc periodicamente revisionato e un Albo nazionale per i fornitori di formazione. Sono alcune novità del nuovo sistema di formazione continua in medicina (Ecm) previste nel documento licenziato, nei giorni scorsi, dalla Commissione nazionale Ecm. Il testo, che ora attende l’approvazione in Conferenza Stato-Regioni, sarà presentato ufficialmente alla Conferenza nazionale sulla formazione continua, in calendario a Cernobbio il 14 e 15 settembre. I due elementi fondamentali della nuova Ecm – accreditamento dei provider e formazione a distanza – sono legati a doppio filo e "partono" quindi insieme. Infatti la formazione a distanza – realizzata attraverso diversi mezzi tecnologici e non, dalla semplice rivista che propone fascicoli e questionari alle lezioni in tv – nel sistema precedente, che prevedeva l’accreditamento degli eventi, poteva essere difficilmente effettuata proprio perché più complicato verificare la qualità e i risultati ottenuti. Con l’accreditamento dei provider, ora, sarà più efficace il controllo di qualità. Chi fornisce formazione a distanza sarà sottoposto, nel nuovo sistema, alle stesse regole degli altri, ma dovrà essere qualificato dal punto di vista tecnologico e garantire la possibilità di verifica dell’apprendimento e la qualità della formazione offerta, che verrà "promossa" anche attraverso il giudizio dei partecipanti. Cuore del nuovo sistema sarà il "Comitato di garanzia per l’indipendenza dell’Ecm dal sistema di sponsorizzazione". Come si legge nel documento approvato dalla Commissione Ecm, «i requisiti richiesti, per l’accreditamento dei provider, riguardano in particolare le caratteristiche del soggetto da accreditare, la sua organizzazione, il rigore qualitativo nella offerta formativa proposta e l’indipendenza da interessi commerciali. Tutti requisiti necessari a garantire una attività formativa efficiente, efficace e indipendente».
IL MANUALE – E’ previsto un "Manuale di accreditamento dei provider", un regolamento che sarà sottoposto a una periodica revisione da parte della Commissione nazionale per la formazione continua, «sulla base delle esperienze derivanti dalla sua applicazione in un approccio valutativo "dal basso", ai fini del miglioramento continuo del sistema Ecm e della sua affidabilità tecnico professionale (efficacia e qualità) e trasparenza gestionale (equità) per i professionisti, le istituzioni sanitarie e i cittadini».
COMITATO DI GARANZIA – Cuore centrale della trasparenza del sistema è il "Comitato di Garanzia per l’indipendenza dell’Ecm dal sistema di sponsorizzazione". Particolare attenzione sarà riservata alla verifica di qualità e all’indipendenza dei provider che non forniscono prestazioni sanitarie.
PROVIDER – L’accreditamento dei provider, sarà affidato alla Commissione nazionale o alle Regioni e Province Autonome, a seconda dell’ambito di attività. Chi accredita ha anche il compito di verificare che i requisiti di accreditamento perdurino, in particolare per quanto riguarda la qualità della formazione proposta. Non possono essere accreditati produttori di farmaci o presidi medici, che possono però sponsorizzare la formazione, secondo rigide regole di trasparenza.
ALBO NAZIONALE – Sarà predisposto dalla Commissione nazionale, di concerto con gli altri enti accreditanti a livello regionale e provinciale, l’Albo nazionale dei provider Ecm, che include tutti quelli accreditati. La Commissione ne cura anche l’aggiornamento sistematico, rendendolo pubblicamente consultabile, mettendo in rilievo eventuali sanzioni ricevute.
RAPPORTO ANNUALE – Ogni ente che accredita produce un Rapporto annuale sulle attività Ecm, che include, tra l’altro, i risultati delle verifiche effettuate. La Commissione nazionale, sulla base dei Rapporti e sulla scorta dei dati dell’Osservatorio nazionale e del Cogeaps produce un Rapporto annuale sulle attività Ecm in Italia, che analizza anche i punti critici del sistema complessivo. Fin qui, tutte le novità. Nella fase di passaggio al nuovo regime, comunque, «verrà mantenuto il sistema di accreditamento degli eventi», ha garantito nei giorni scorsi il ministero del Welfare. Le procedure per assicurare la partenza del nuovo sistema saranno curate dalla segreteria della Commissione che opera presso l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Ultimo aggiornamento
1 Agosto 2009, 10:40
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