Pronto soccorso a rischio chiusura, l’esecutivo scrive a Zingaretti

Data:
5 Dicembre 2014

www.corrieredilatina.it Tagli ai badget sulla sanità che mettono a dura prova la sussistenza del pronto soccorso della clinica Città di Aprilia. Il sindaco Antonio Terra e l’assessore ai servizi sociali Eva Torselli fanno appello alla regione, affinchè vengano intraprese misure adeguate alle esigenze di una città di 73 mila abitanti, in costante crescita e priva di un presidio ospedaliero. Una missiva indirizzata al presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, al direttore generale della Asl Michele Caporossi e al direttore sanitario della Asl del distretto 1, Belardino Rossi, contenente le proposte dell’amministrazione apriliana per il Piano strategico dell’Azienda Sanitaria nel triennio 2014/2016.

PRONTO SOCCORSO A RISCHIO CHIUSURA “Il piano strategico – scrivono il sindaco e il delegato ai servizi sociali – deve tener conto dell’utenza del comune di Aprilia, che da troppi anni risulta sacrificata nelle scelte degli interventi. Sul territorio non esiste un ospedale e l’unico pronto soccorso è quello della clinica privata convenzionata “Città di Aprilia”, dove si registrano numerosi accessi l’anno. Dalle missive inviate dalla clinica al comune di Aprilia emerge che oggi la Regione non le riconosca un budget adeguato, poiché terrebbe conto delle sole funzioni di Pronto Soccorso, senza considerare quelle eventualmente correlate di degenza  ed assistenza. In considerazione di ciò la clinica ha asserito che se non ci sarà una rivalutazione della situazione da parte dell’ente regionale, la struttura a breve saràò costretta a interrompere il servizio di pronto soccorso per evitare di soccombere economicamente a causa dei costi più elevati rispetto agli stanziamenti”

CARENZE DELLA SANITA’ LOCALE Il pericolo dell’imminente chiusura del pronto soccorso apriliano, si staglia su un quadro emergenziale che riguarda l’intero comparto. Per l’unica struttura presente, il Poliambulatorio di via Giustiniano, potenzialmente un’eccellenza locale, da anni l’amministrazione auspica un potenziamento che stenta ad arrivare. “Gravi carenze- precisa l’amministrazione- sono emerse in merito alle attrezzature presenti, il 50% delle quali donate da privati. Inesistenti sono le attrezzature radiologiche, nell’ambito del poliambulatorio è presente un ecografo che risale al 2002, manca uno spirometro per il servizio di pneumologia, laddove il tasso di mortalità riferito a patologie oncologiche e traumatiche nel distretto 1 è in vetta alle classifiche”. A causa del contenimento della spesa insufficiente anche la dotazione organica della struttura pubblica. “La normativa- concludono Terra e Torselli- non consente di rimpiazzare il personale andato in pensione, una carenza che si ripercuote in termini di erogazione del servizio. La crescita demografica e l’alto tasso di patologie tumorali, pone l’esigenza di potenziare il poliambulatorio, non solo per garantire la presa in carico di pazienti cronici, ma per l’intera popolazione, costretta a migrare fuori dal territorio o rivolgersi a strutture private. Ai nostri interlocutori chiediamo di intraprendere ogni iniziativa utile per fronteggiare nel modo migliore una situazione che ha generato un forte disagio collettivo”.

Ultimo aggiornamento

5 Dicembre 2014, 07:34

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Powered by Cooperativa EDP La Traccia