Patto della salute: l’Associazione Italiana Giovani Medici chiede l’istituzione di una scuola di specializzazione per la formazione dei futuri medici di medicina generale (da SIGM del 25 gennaio 2015)

Data:
27 Gennaio 2015

Il Dipartimento di Medicina Generale (SIMeG) dell’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), come già espresso in un precedente comunicato, esprime rammarico per l’assenza, nella formulazione della legge delega all’art. 22 del Patto della Salute, di iniziative volte a riqualificare il corso di formazione specifica in medicina generale e a migliorare le condizioni dei corsisti. Ancora una volta la formazione specifica in medicina generale viene ignorata, a fronte di un’importante riorganizzazione della formazione post-laurea dei medici, nonostante siano note da anni le sue criticità e la condizione di svantaggio in cui versano i corsisti. A tal proposito, si esprime compiacimento per l’evoluzione, in sede di emanando Decreto Ministeriale sul riordino delle scuole di specializzazione di medicina, della denominazione della Scuola di Specializzazione in Medicina della Comunità in “Medicina della Comunità e delle Scienze della Cure Primarie”, il che rappresenta un’ulteriore concreta disponibilità all’integrazione delle reti formative universitarie con le strutture ed i servizi del territorio afferenti al SSN.

Si chiede, pertanto, che le Istituzioni competenti (MIUR, Ministero della Salute e Regioni e Province autonome) in sede di tavolo politico per l’attuazione dell’ex Art. 22 del Patto della Salute (Gestione e sviluppo delle risorse umane del Servizio sanitario nazionale) assumano tutte le iniziative necessarie a valorizzare anche in Italia la formazione specifica in medicina generale.

In tal senso il SIGM ritiene che vi siano tutte le premesse per l’avvio di un percorso specialistico per la formazione specifica in medicina generale. Riteniamo che solo mediante questa strada sia possibile conferire la giusta dignità al percorso formativo ed al ruolo dei futuri medici di medicina generale italiani, sia sul piano dei diritti dei formandi sia sul piano della qualità della formazione, ricordando come l’Italia sia uno dei rari casi in Europa a non prevedere una specializzazione per i futuri medici di medicina generale. La nuova scuola di specializzazione dovrà fornire competenze cliniche di medicina generale, di governo clinico dei percorsi di cura alla persona, integrati e continui e caratterizzati dal lavoro in team multiprofessionale, nonché di gestione di Servizi ed Unità Operative di Cure Primarie e di Distretto.

Per porre rimedio alla decennale condizione di declassamento della formazione dei futuri medici di medicina generale si ritiene altresì indispensabile l’istituzione in ambito universitario di un Settore Scientifico Disciplinare di Medicina Generale e Cure Primarie, nonché l’attivazione di Corsi di Dottorato di ricerca in Medicina Generale e Cure Primarie.

Al fine di sostenere concretamente le predette richieste, il SIMeG sostiene e invita a firmare la petizione promossa dal Forum Nazionale Giovani della Sanità.

Ultimo aggiornamento

27 Gennaio 2015, 20:20

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