L’Europa liberalizza la pubblicità sanitaria in tv

Data:
13 Settembre 2008

Via libera alla pubblicità televisiva anche sulle reti nazionali per i trattamenti medico-chirurgici in strutture sanitarie private.
Lo ha deciso la Corte di Giustizia Europea che ha riconosciuto la prevalenza della libera prestazione dei servizi e del diritto di stabilimento in ambito UE sulle norme italiane che limitano la possibilità di trasmettere messaggi pubblicitari.
Per la Corte di Strasburgo la pubblicità è uno strumento per farsi conoscere dai consumatori di tutta Europa.
Le restrizioni all’utilizzo di spot televisivi, quindi, danneggiano gli operatori economici e sono ammissibili sono in casi eccezionali.
La controversia era stata originata dalla società spagnola "Corporacion dermoestetica", che aveva un contenzioso aperto con una azienda pubblicitaria a causa del mancato rispetto del contratto circa la promozione di spot televisivi sulla reti italiane Mediaset.
In particolare, la controversia riguardava anche le limitazioni e restrizioni previste dalla Legge italiana 175 del 1992 che pone divieti alla pubblicità dei medici e delle strutture sanitarie private.
Ma la Corte Europea ha ritenuto che la Legge 175 è discriminatoria e che la tutela della salute non è in alcun modo rafforzata dalla presenza di queste restrizioni.
Un altro duro colpo, che probabilmente seppellisce definitivamente la Legge 175 sulla pubblicità sanitaria, che già col "Decreto Bersani" del 2006 era stata in gran parte abrogata.

Ultimo aggiornamento

13 Settembre 2008, 09:43

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