Infezioni sessuali. Casi sifilide aumentati del 400% negli ultimi 30 anni. Morrone: “Giovanissimi sempre più a rischio” (da quotidianosanita.it dell’11 giugno 2019)
Data:
12 Giugno 2019
Il direttore scientifico del “San Gallicano” lancia l’allarme: “In generale, casi in continuo aumento. E i più giovani sottovalutano importanza uso profilattico”. Nel 2016 si è osservato un aumento del 70% circa dei casi di sifilide I-II rispetto al 2015 e i casi di infezione da Chlamydia trachomatis sono raddoppiati negli ultimi 7-8 anni
A destare “grande preoccupazione”, rimarca Morrone, è l’incidenza delle infezioni sessualmente trasmissibili (Ist) tra i giovanissimi. “Gli adolescenti sempre di più fanno sesso precocemente, senza un’adeguata consapevolezza e conoscenza del proprio corpo: il 15%, già tra i 13 e i 14 anni. L’incremento che si osserva tra questi ragazzi è dovuto anche alla promiscuità, all’utilizzo errato del preservativo. E, purtroppo, molte ragazze sottovalutano il rischio che le Ist possano determinare sterilità o diventare un fattore predisponente allo sviluppo di tumori”.
“In particolare gli adolescenti – prosegue il dermatologo – si lasciano persuadere dal web che sembra offrire occasioni per avere relazioni sessuali senza alcuna protezione e che possono diffondersi anche attraverso l’uso promiscuo improprio di giochi e dispositivi come i sex toys, oggi molto in voga. La vergogna a parlare di sesso con i familiari o con i medici è un ulteriore elemento negativo e di rischio. E diventa un paradosso che, proprio mentre si affinano le tecniche diagnostiche per cui oggi è sufficiente una goccia di sangue o un po’ di saliva, aumentino i casi di infezioni sessualmente trasmissibili”.
Morrone, al Congresso mondiale di dermatologia, fornisce ulteriori dati: “Nel 2016 si è osservato un aumento del 70% circa dei casi di sifilide I-II rispetto al 2015 e i casi di infezione da Chlamydia trachomatis sono raddoppiati negli ultimi 7-8 anni. Le giovani donne tra i 15 e i 24 anni presentano la più alta prevalenza di infezione da Chlamydia trachomatis, mentre le infezioni virali dei condilomi ano-genitali rappresentano la Ist più segnalata, con un aumento del 300% negli ultimi 15 anni. Anche la percentuale di soggetti Hiv positivi tra le persone con una Ist confermata e in atto è in continuo incremento negli ultimi 10 anni. Nel 2016, la prevalenza di Hiv tra le persone con una Ist è stata circa settantacinque volte più alta di quella stimata nella popolazione generale italiana. Questo spiega il rischio di contrarre l’infezione da Hiv quando si viene colpiti da una infezione sessualmente trasmissibile”.
Ultimo aggiornamento
12 Giugno 2019, 00:03
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