Donna sarda muore per digiuno-terapia. Medico indagato per omicidio (da DottNet del 9 giugno 2017)

Data:
9 Giugno 2017

Tutto previsto – è stato sostenuto nella denuncia – nella cura dimagrante di un medico perugino specializzato Melelli Roia. Per sottoporsi alla quale la 57enne aveva appositamente raggiunto Perugia dalla Sardegna. Nella notte tra lunedì e martedì si è però sentita male in un residence nel quale la coppia alloggiava. Inutili i soccorsi del 118 e la donna è morta mentre veniva trasportata in ospedale. Il marito ha presentato denuncia al posto fisso di polizia e sul posto è intervenuto anche personale della volante. Il fascicolo sulla morte della donna è ora in mano alla procura perugina.

Lo specialista aveva curato la sclerosi multipla con un ciclo di agopuntura, una mela e tre litri di acqua al giorno per 14 giorni (“la migliore delle diete per sconfiggere ed eliminare i più pericolosi nemici della nostra salute, cioè tutte le sostanze inquinanti e tossiche, sia esogene che endogene”, si legge nel sito del medico).

La terapia sarebbe dovuta servire per alleviare la sintomatologia della malattia, che comunque non impediva alla donna di camminare, “in sinergia” alle cure ufficiali prescritte dal neurologo alla donna. Ora il tutto è al vaglio della procura di Perugia – la salma è sotto sequestro giudiziario in attesa dell’autopsia – per stabilire – con la collaborazione di un consulente tecnico – un possibile nesso causale tra la morte e la dieta consigliata dal medico.

Fra le altre cose, la donna era anche intenzionata a perdere peso nonostante la diagnosi di sclerosi. Da metà maggio Maria Carmela si è quindi nutrita con tre litri d’acqua al giorno dimagrendo di dieci chili. Ha detto Pamela Serra al cronista dell’Unione Luigi Almiento: “La terapia con l’agopuntura era quotidiana, associata ad una pastiglia. Mica un farmaco: era un prodotto omeopatico … dal 17 maggio mia mia suocera non aveva più toccato cibo”. E siccome la donna aveva forti crampi allo stomaco dovuti alla fame Massimo Melelli Roia gli impose di mangiare una mela, poi stop.

Il medico di Perugia si è chiuso in un ostinato silenzio, almeno fino a sabato dopo l’autopsia, fa sapere lui stesso su quotidiano.net. Melelli predica da tempo i “prodigi” della dieta forzata per curare gravi patologie come la Sla, i tumori e l’artrite reumatoide. “La sclerosi – ha detto- è stata la prima patologia autoimmune su cui abbiamo verificato l’efficacia terapeutica del digiuno e quella di cui abbiamo una maggiore casistica ed esperienza operativa”. Il medico non ha mai sperimentato scientificamente le sue cure: “Ho certezze personali, quelle scientifiche sono ancora tutte da costruire. Credo tuttavia sia giunto il momento di dare una spinta reale alla ricerca scientifica sull’efficacia del digiuno”. E cita il caso di “un paziente colpito da tumore al fegato: dopo il digiuno di 20 giorni, anziché sottoporlo a intervento chirurgico i medici dell’ospedale hanno certificato la totale remissione del tumore”.

Ultimo aggiornamento

10 Giugno 2017, 07:14

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