Congresso del Club italiano di Oncologia del sistema muscolo scheletrico (Ciosm) il 16 settembre a Roma.

Data:
19 Dicembre 2007

Mettere in luce i problemi del paziente oncologico con metastasi ossee al fine di garantirgli un trattamento adeguato e, di conseguenza, una migliore qualita’ della vita. E’ questo l’obiettivo dell’oncologi che si occupano di tumori alle ossa, che si riuniranno nel prossimo Congresso del Club italiano di Oncologia del sistema muscolo scheletrico (Ciosm). L’evento scientifico si svolgera’ a Roma, presso l’ospedale Cto, il prossimo 16 settembre, e sara’ l’occasione per parlare di Osteoncologia: non una nuova disciplina, ma il tentativo di porre piu’ attenzione agli eventi ossei, anche in una fase piu’ precoce della malattia. Al centro dell’incontro ci saranno le nuove acquisizioni nel trattamento delle metastasi ossee. Secondo i dati riportati dal Ciosm, nel 75% dei casi la diffusione della malattia alle ossa viene rilevata soltanto quando si verificano una serie di complicanze. Tra di esse, le principali sono dolore, diminuzione della mobilita’, fratture patologiche e compromissione del midollo spinale o di radici nervose. Per discutere di questi temi saranno presenti al Congresso i massimi specialisti nazionali ed internazionali: i vertici della Asl Rmc, in primis Elisabetta Paccapelo, direttore generale dell’Azienda, e John Healey, direttore dell’Oncologia ortopedica del Memorial Sloan-Kattering di New York, il maggiore Centro tumorale del mondo. Parteciperanno, inoltre, le Scuole di riferimento dell’Oncologia ortopedica, tra cui la Rizzoli di Bologna con il professor Mario Mercuri e il Cto di Firenze con il professor Rodolfo Capanna. “Per controllare i sintomi e lo sviluppo di metastasi ossee – sottolinea Andrea Piccioli responsabile dell’Unita’ organizzativa di oncologia ortopedica del Cto di Roma – sono attualmente disponibili terapie mediche (chemioterapia, ormonoterapia, terapia immunologica, bisfosfonati), la radioterapia, la terapia radio-metabolica, la terapia chirurgica ortopedica e la medicina riabilitativa”. Ma dal momento che nella popolazione italiana, ha aggiunto Piccioli, e’ possibile stimare un’incidenza annuale di metastasi ossee di circa 40.000 casi all’anno, nasce l’esigenza dell’Osteoncologia. Soltanto in questo modo, ha concluso l’esperto “sara’ possibile acquisire esperienze cliniche necessarie a migliorare la salute di chi e’ affetto da un problema cosi’ importante”.

Fonte: www.cybermed.it / Ansa-Federfarma

Ultimo aggiornamento

19 Dicembre 2007, 11:29

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