CAUSE CONTRO I MEDICI PER OTTENERE RISARCIMENTI – GLI SPOT DEGLI STUDI LEGALI – ”Cittadini non ascoltate le sirene di chi cerca solo facili guadagni”

Data:
30 Agosto 2011


Comunicato Stampa dell’Ordine dei Medici di Roma

Invitato a intervenire anche l’Ordine degli Avvocati

CAUSE CONTRO I MEDICI PER OTTENERE RISARCIMENTI: L’ORDINE DI ROMA REAGISCE AGLI SPOT DEGLI STUDI LEGALI

Falconi: ”Cittadini non ascoltate le sirene di chi cerca solo facili guadagni”

L’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma scende in campo contro la martellante campagna pubblicitaria che in questi giorni, attraverso Tv e quotidiani, incita ad attivare procedure di risarcimento per danni conseguenti a presunti casi di malasanità, rivolgendosi a studi legali anche con la lusinga della gratuità.
L’Ordine capitolino – il più numeroso d’Italia con i suoi oltre 41mila iscritti – fa proprie le proteste già espresse dai vari sindacati di categoria e recepisce gli inviti a intervenire ufficialmente, con opportune valutazioni deontologiche, a tutela di medici e collettività.
“E’ una campagna con fini palesemente commerciali, eticamente censurabile, sleale anche nei confronti della maggioranza degli avvocati – protesta Mario Falconi, Presidente dei camici bianchi romani – e auspichiamo che anche il loro Ordine professionale intervenga per vagliarne la liceità.
E’ un messaggio scorretto che non tolleriamo, che alimenta la sfiducia nel sistema sanitario e la propensione alle liti, a solo vantaggio degli studi legali.
Ciò mentre è diventato obbligatorio il ricorso preventivo alla conciliazione.
Inoltre – evidenzia Falconi – in caso di soccombenza del cittadino chi pagherà le spese dell’avvocato del medico?
Chi sosterrà l’onere economico in caso di rivalsa del medico o di attivazione delle sanzioni da parte dei giudici per lite temeraria?” Proprio sulla conciliazione delle liti tra paziente e medico, l’Ordine di Roma ricorda che è stato il primo ad aver istituito già nel 2005 Accordia come strumento di mediazione in grado di offrire un’efficace alternativa alle aule del Tribunale.
In quanto alla natura delle cause intentate contro i medici, ricorda altresì di aver costituito l’Osservatorio sulla Responsabilità Medica (O.R.Me.), in collaborazione, tra gli altri, con il Tribunale di Roma.
“A fronte di queste iniziative istituzionali e alla recente legge sulla mediazione, che mirano a contenere le liti tra i cittadini-pazienti e i loro medici, dobbiamo invece assistere ora a un incoraggiamento, a solo scopo di lucro, di tale conflittualità, spesso infondata”, commenta con amarezza Falconi.
“Ma non staremo passivamente a guardare e attiveremo ogni procedura di tutela, compreso il Tribunale dei Diritti del Medico.
Allo stesso tempo, invitiamo i giudici ad applicare la sanzione pecuniaria prevista dal codice di procedura civile ogni qual volta dovessero riscontrare che la lite è stata temeraria, poiché non supportata da un fondamento scientifico”.
L’Ordine sollecita i medici al rispetto rigoroso del codice deontologico e a non prestarsi mai a operazioni azzardate e di tipo speculativo quando incaricati di fornire, a qualunque titolo, perizie o consulenze medico-legali.
“Siamo certi – afferma Falconi – che tutti i colleghi, nell’esercizio del loro delicato compito certificativo di presunti danni causati ai cittadini, comprendendo la gravità del momento sapranno reagire, collaborando con l’Ordine, anche segnalando richieste improprie da parte degli avvocati: non ascoltare mai le loro eventuali sirene è la prima regola per non incorrere in comportamenti scorretti.
Chiediamo, peraltro, a tutti i medici chiamati in causa per motivi professionali di segnalarci, al termine di procedure conciliative o giudiziarie, quelle perizie in contrasto palese con gli unici possibili criteri guida: scienza e coscienza.”
Da Mario Falconi arriva poi un elogio ai medici italiani: “Sono tra i migliori a livello internazionale – afferma con orgoglio – e grazie a loro il nostro Paese può vantare indicatori di salute tra i più alti al mondo: diminuzione della mortalità infantile, aumento della longevità, guarigione o cronicizzazione di patologie impensabile sino a pochi decenni fa, solo per citare alcuni esempi.
Ciò nonostante, andrebbe ricordato costantemente che, purtroppo, il rischio zero nell’atto medico non esiste.
Vorremmo che anche il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, spendesse la sua autorevolezza per affermare questo concetto basilare in ogni contesto pubblico.
Altrimenti – avverte il Presidente dell’Ordine dei medici romani – la caccia alle streghe, cioè al camice bianco, s’intensificherà sempre di più”.
Campagne pubblicitarie, come quella in atto, hanno come effetto di favorire ad arte la litigiosità e – viene sottolineato dai vertici dell’Ordine capitolino – il ricorso alla medicina difensiva, con costi enormi per l’intera collettività e l’aggravio delle liste di attesa.
“E’ allarmante – conclude Falconi – dover constatare che c’è una crescente crisi di valori che viaggia parallela alla grave crisi economica e politica del Paese.
Una caduta di valori dominata principalmente da speculazione e ingordigia che trascina con sè anche dei professionisti regolarmente iscritti ad albi, i quali dimenticano, come in questo caso, di seguire sempre e comunque il percorso tracciato dal loro codice deontologico”.

Roma 29 agosto 2011

Ultimo aggiornamento

30 Agosto 2011, 10:06

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