BIOETICA: FNOMCEO APPROVA DOCUMENTO UNANIME MA CON DISSIDI

Data:
25 Ottobre 2008

 
 Contraccezione e pillola del giorno dopo che va garantita, Pma, interruzione volontaria della gravidanza, comportamenti verso feti vitali in eta’ gestazionale bassa, 22-25 settimane, nati da parti prematuri o da aborti terapeutici. Queste le principali questioni poste dal documento ‘Etica e deontologia di inizio vita’, approvato dal Consiglio nazionale della Fnomeco, la Federazione nazionale degli ordini dei medici, all’unanimita’ ma anche con dissidi culminati nell’abbandono da parte di diversi esponenti della riunione stessa. Per la Fnomeco, la pillola del giorno dopo (levonoegestrel) va garantita alle donne che la richiedono in quanto il medico ha l’obbligo deontologico di "adoperarsi per tutelare l’accesso alla prescrizione nei tempi appropriati" alle donne che ne facciano richiesta. "Il medico deve considerare ogni relazione di cura come unica ed irripetibile e valorizzare la propria autonomia e la propria responsabilita’ agendo sempre secondo scienza e coscienza". L’eventuale abolizione dell’obbligo di prescrizione per la "pillola del giorno dopo" presuppone "una valutazione tecnico scientifica che compete alle Istituzioni allo scopo preposte: in questa prospettiva occorre invece rilevare l’insufficienza delle politiche di educazione alla procreazione e – dice la Fnomeco – alla sessualita’ responsabile da realizzare anche attraverso una corretta informazione e diffusione dei mezzi contraccettivi, al fine di ridurre il tasso di gravidanze indesiderate. Questione Pma e vincoli posti nelle linee guida su diagnosi preimpianto sull’embrione: "la Fnomeco si era gia’ pronunciata negativamente prima e dopo l’approvazione della legge 40. Oggi, confermiamo il valore delle disposizioni dell’art. 44, relativo alla "Fecondazione assistita" del Codice di Deontologia Medica: riteniamo che le linee guida non possano ne’ debbano intervenire nella relazione di cura". Attuazione della 194/78, l’aborto. "L’ultima relazione del Ministro rileva non solo la sostanziale scomparsa dell’aborto clandestino ma anche la drastica riduzione delle interruzioni volontarie di gravidanza: risultati di grande significato civile e sociale", osserva il documento per cui "riteniamo che vadano piu’ efficacemente concretizzati gli obiettivi enunciati nella legge rilanciando l’attivita’ dei consultori con l’adeguamento di risorse umane e finanziarie". La Fnomeco propone quindi le proprie linee-guida: educazione alla procreazione responsabile; supporto alla gestazione e alla maternita’; iniziative educative e sociali nelle aree a rischio Ivg; qualora si dovesse disporre l’introduzione in Italia della RU 486 (Mifepristone), si deve stabilire che questo avvenga nel piu’ rigoroso rispetto dei criteri e delle procedure previste dalla 194. Feti prematuri. "I progressi della neonatologia – precisa il documento Fnomeco – hanno sollevato delicate questioni bioetiche relative all’assistenza ai neonati vitali di eta’ gestazionale estremamente bassa, 22-25 settimane: riteniamo che la complessa materia possa trovare orientamenti condivisi all’interno degli art. 6 e 7 della 194 che regolano l’aborto terapeutico, dettano norme di comportamento per il medico assai chiare" come gli art. 16, 33, 35, 37 e 38 del Codice di Deontologia Medica in materia di ‘accanimento terapeutico’.
 

Ultimo aggiornamento

25 Ottobre 2008, 10:03

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