Virus simil polio colpisce bimbo a Pavia. Gallera: “Si tratta di virus EV-D68, già identificato 23 volte in Lombardia” (da quotidianosanita.it del 19 novembre 2018)

Data:
20 Novembre 2018

  1. L’assessore fuga eventuali equivoci in merito al caso del bimbo ricoverato a Pavia per un virus simile alla poliomielite, che negli Usa avrebbe già colpito un centinaio di bambini. “Ma non è polio”, chiarisce Gallera. “L’Italia è stata ufficialmente certificata e dichiarata libera da poliomielite il 21 giugno 2002, gli ultimi due casi autoctoni si sono registrati nel 1982”.

    19 NOV – Ricoverato, a Pavia, un bambino di 6 anni colpito da un virus simile alla poliomielite. Lo stesso che negli Stati Uniti avrebbe già colpito un centinaio di bambini e che provoca paralisi improvvise. Si tratterebbe di “virus EV-D68, che differisce però dal virus della poliomielite”. Ad evidenziarlo l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, in una nota.

    “L’Italia è stata ufficialmente certificata e dichiarata libera da poliomielite il 21 giugno 2002, gli ultimi due casi autoctoni si sono registrati nel 1982. Durante la normale e costante attività di monitoraggio della polio è stato rilevato il virus EV-D68 che differisce però dal virus della poliomielite”, precisa Gallera. In Lombardia virus EV-D68  avrebbe già fatto registrare 23 casi da inizio 2018, con un solo paziente al momento colpito da mielite flaccida acuta, condizione che colpisce in modo prevalente i bambini, che è generalmente preceduta da febbre e difficoltà respiratorie e che, all’improvviso, si manifesta con una debolezza muscolare che evolve rapidamente in gravi forme di paralisi.

    Gallera ha quindi spiegato che “per monitorare e verificare l’assenza della Poliomelite è attiva una rete di sorveglianza nazionale e regionale che tramite il controllo delle Paralisi Flaccide e Acute (PFA) verifica la presenza/assenza del virus. Annualmente in Lombardia vengono eseguiti i controlli su situazioni di PFA.

    “L’attività di controllo sulla polio – ha spiegato Gallera– segue protocolli comuni a tutti i Paesi, proposti dall’OMS. L’adeguatezza del sistema di sorveglianza viene stabilita dal rispetto di diversi criteri ed indici standardizzati al fine di permettere un facile e rapido confronto dei risultati ottenuti a livello internazionale”.

    “In Lombardia – ha proseguito l’assessore – l’attività di sorveglianza della Paralisi Flaccida Acuta h svolta dal Centro regionale di riferimento del Dipartimento di Scienze Biomediche per la salute presso l’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con la Direzione Generale Welfare e l’Istituto Superiore di Sanità.  In Lombardia, inoltre, presso alcune strutture (Policlinico di Milano e San Matteo di Pavia) sono presenti studi ad hoc per l’analisi della circolazione dei virus nei quali il virus EV-D68 è stato identificato complessivamente 23 volte come riportato da organi di stampa”.

    “In sintesi – ha concluso Gallera – si può segnalare che i sistemi di sorveglianza lombardi e gli studi aggiuntivi stanno tenendo sotto osservazione la presenza delle malattie infettive circolanti. Si ricorda infine che, come per tutti i virus respiratori, è importante ricordarsi per la prevenzione di questo virus le normali pratiche igieniche tra cui si sottolinea il lavaggio delle mani”.

Ultimo aggiornamento

20 Novembre 2018, 09:20

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