Vigili romani malati a Capodanno: i sostituti dei mmg nei guai per avere trasmesso i certificati di malattia con il pin del titolare. Gli altri rischiano la radiazione

Data:
2 Luglio 2015

da fimmg roma del 2 luglio 2015

CORRIERE DELLA SERA: di Giulio De Santis L’inchiesta sull’assenteismo dei vigili nella notte di Capodanno potrebbe avere delle vittime collaterali. I cinquanta dottori – numero destinato a salire – indagati dalla procura con l’accusa di aver firmato certificati falsi rischiano la radiazione dall’albo professionale se saranno condannati con sentenza definitiva. E’ questo l’effetto dell’applicazione legge Brunetta elaborata nel 2011 per punire i «fannulloni» della Pubblica amministrazione e adesso – per la volta – contestata ai camici bianchi. Ecco, infatti, cosa prevede l’articolo 55 del dettato legislativo dedicato alle false attestazioni: qualora lo specialista rilasci «certificazioni che attestano dati clinici non direttamente constatati, né oggettivamente documentati» la sentenza definitiva di condanna o di applicazione della pena «comporta, per il medico, la sanzione disciplinare della radiazione dall’albo».

L’altra conseguenza di un verdetto negativo per il medico è il licenziamento nel caso in cui sia un dipendente di una struttura sanitaria pubblica o convenzionata con il servizio sanitario nazionale. I vigili che hanno bussato alla porta dei medici per “marinare” con i certificati falsi il lavoro, potrebbero essere condannati con una pena massima di 5 anni, oltre a dover essere di conseguenza costretti a pagare multe oscillanti tra i 400 e 1.600 euro.

Le prime sentenze dovrebbero arrivare nelle prossime settimane e riguarderanno i 17 vigili accusati di interruzione di pubblico servizio e di rifiuto di obbedienza commesso da un agente della forza pubblica. Per quanto riguarda questo filone di indagine, il gup dovrà pronunciarsi sulle richieste avanzate dai pm Stefano Fava e Nicola Maiorano che hanno proposta il pagamento di una sanzione di 4.000 mila euro per i pizzardoni. Nei giorni scorsi i pm hanno depositato, infatti, i decreti penali di condanna nei confronti dei vigili accusati di aver messo il silenziatore al cellulare per non rispondere al superiore che li stava chiamando per inserirli negli elenchi di chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza presidiando le strade della Capitale. Ora toccherà al giudice dell’udienza preliminare decidere se sposare, o meno, la linea scelta dai pm.

Nel mirino della Procura sono finiti anche nove medici sostituiti dei dottori andati in vacanza nei giorni precedenti lo scorso capodanno. I sostituti sono accusati di aver sottoscritto, secondo la Procura, certificati falsi intestandoli con le firme dei medici regolarmente assenti. Una contraddizione che ha dato l’impressione agli inquirenti di trovarsi di fronte a camici bianchi intenzionati a scaricare sui loro colleghi le responsabilità dei falsi. In questo caso i dottori sono indagati per sostituzione di persone e accesso abusivo al sistema informatico.

Ultimo aggiornamento

2 Luglio 2015, 20:11

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