Vaccini, lo studio: atteggiamento No-vax parte di visione complottista del mondo (da DoctorNews33 del 16 febbraio 2018)

Data:
17 Febbraio 2018

Le persone contrarie alle vaccinazioni hanno più probabilità di credere alle teorie complottiste e avere una visione tendenzialmente individualista del mondo, che ritengono organizzato in modo fortemente gerarchico. Come spesso avviene, quella che può apparire come esperienza comune è confermata da uno studio scientifico: stavolta si tratta di un sondaggio, che è stato condotto da Matthew J. Hornsey e dai suoi colleghi della University of Queensland di St. Lucia, in Australia, ed è stato pubblicato online qualche giorno da Health Psychology, la testata scientifica ufficiale della Society for Health Psychology, che fa parte della Associazione degli psicologi americani. Il gruppo di Hornsey ha sottoposto un questionario a 5.323 persone di 24 Paesi con l’obiettivo di misurare il loro atteggiamento nei confronti delle vaccinazioni.

Il sondaggio ha anche valutato la credenza nelle teorie cospirative, la reattanza (che, in psicologia, è definita come la tendenza emozionale al recupero della libertà personale di cui il soggetto sia stato parzialmente o totalmente privato), la visione del mondo e persino la ipersensibilità alla vista del sangue e degli aghi. Altre variabili demografiche, ad esempio il livello culturale e il grado di scolarità, sono state prese in esame ma, dai risultati ottenuti, sembra non abbiano una particolare influenza nel determinare l’opinione delle persone riguardo ai vaccini. Invece fattori come il disgusto per aghi e sangue, il grado di reattanza e la convinzione che il mondo sia dominato da forze complottiste che operano all’insaputa della pubblica opinione si sono direttamente associati alla credenza che i vaccini siano pericolosi. «I dati che abbiamo ottenuto – scrivono gli autori – possono aiutare a comprendere le radici che stanno alla base dell’atteggiamento di scetticismo verso i vaccini. Analogamente, permettono di capire le ragioni per cui l’accumulo di prove scientifiche possa non avere alcuna efficacia a convincere queste persone; si tratta dunque di trovare nuove modalità di comunicazione».

Ultimo aggiornamento

17 Febbraio 2018, 13:44

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Powered by Cooperativa EDP La Traccia