Toscana annuncia estensione del See and Treat, Ordini divisi

Data:
7 Settembre 2011


Continua a dividere gli ordini dei medici della Toscana il progetto regionale "See and Treat" (valuta e cura) per l’impiego in Pronto soccorso di infermieri in ruoli istituzionalmente appartenenti alla professione medica.
Una spaccatura destinata a riacutizzarsi nelle settimane prossime dopo l’annuncio dell’assessore alla Sanità, Daniela Scaramuccia, di voler estendere il progetto (in sperimentazione da un anno in sei ospedali della Regione) a tutte le Asl e Ao della Toscana.
Riconferma il proprio sostegno al progetto il presidente della Federazione regionale degli ordini della Toscana, Antonio Panti, che avvalora le anticipazioni dell’assessore sui buoni risultati della sperimentazione.
«E’ vero» spiega «come scrivo in un articolo che apparirà sul prossimo numero di Toscana Medica (il bollettino regionale della Federazione, ndr) i dati raccolti spiegano perché la Regione ha deciso di allargare il progetto.
In particolare, si è registrato un tasso bassissimo di reingressi e un’elevata soddisfazione dell’utenza.
Ripeto quello che ho già detto in passato: affidare al personale infermieristico competenze complesse è l’unica strada per consentire ai medici di dedicarsi ad attività ancora più complesse e professionalmente significative».
Non la pensano allo stesso modo sei ordini sui dieci della Toscana, almeno secondo i conteggi di Umberto Quiriconi, presidente di Omceo Lucca: «Oltre a noi» ribatte «sono contro al "See and Treat" Pistoia, Prato, Livorno, Siena e Arezzo.
I motivi sono gli stessi che tempo fa convinsero l’Ordine di Bologna a presentare un esposto alla procura di Firenze: siamo contrati che si deleghino ad altri competenze esclusive della professione medica.
E poi ci sono le ambiguità irrisolte del progetto: il paziente non sa se a curarlo è un infermiere o un medico, non è chiaro che accade in caso di diagnosi differenziale o di certificazione e via di seguito.
La nostra risposta?
Abbiamo letto l’annuncio dell’assessore, attendiamo fiduciosi l’esito dell’esposto e incontreremo il procuratore di Firenze per ribadire le nostre perplessità».

Ultimo aggiornamento

7 Settembre 2011, 06:09

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