Sanità, lotta agli sprechi e prevenzione dei tumori nei piani del manager Caporossi

Data:
9 Ottobre 2014

www.latinaquotidiano.it Michele Caporossi, direttore della Asl di Latina e Paola Bellardini presidente dell’Adnos, insieme per la prevenzione e la lotta al tumore alla mammella. Per Caporossi la conferenza stampa è stata l’occasione per parlare dello situazione della sanità pontina, tra sprechi, tagli e riorganizzazione. Caporossi è seriamente intenzionato a cambiare il volto dell’assistenza sanitaria locale: “Dobbiamo ripensare l’assistenza dalla base, partendo da diverse criticità come gli sprechi, la legalità, l’assenteismo, la regolarità e la produttività dei servizi offerti”. Il manager della Asl sta mettendo a punto un piano strategico che punta a non essere solo un libro dei sogni: “Le priorità sono il pronto soccorso dove dobbiamo trovare soluzioni alle note carenze sia strutturali che di risorse umane, la riorganizzazione dei laboratori di analisi per migliorare l’accesso degli utenti diminuendo disagi ed attese e soprattutto la necessità di portare avanti la sensibilizzazione sulla appropriatezza prescrittiva dei farmaci”. Caporossi sottolinea che a Latina nel 2013 la Asl ha speso 183 euro per abitante per farmaci e visite mediche. A Roma se ne spendono 154 e l’Emilia Romagna fa ancora meglio con 130 euro per abitante. “Risparmiare 30 euro ad assistito evitando di segnare farmaci non utili e spesso dannosi significa mettere da parte 16 milioni di euro da convogliare su investimenti più utili per la sanità del territorio”, ha spiegato Caporossi.Ma l’evento serviva per dare spazio alla presentazione della campagna “Ottobre rosa” organizzata dalla Regione Lazio. L’obiettivo è combattere il tumore alla mammella, per questo è previsto uno screening gratuito per le donne in età compresa tra i 50 e i 69 anni. Il problema non si limita ovviamente solo a questa fascia anagrafica: “Grazie all’impegno della dottoressa De Grasis della Regione Lazio – ha spiegato Paola Bellardini – è stata estesa la fascia di prevenzione con alcuni posti anche per le donne fuori screening dai 45 anni e dai settanta anni”. Anche le donne dai 30 ai 39 anni potranno accedere allo screening effettuando l’ecografia alla mammella presso la casa della Salute di Sezze. “Una campagna necessaria – ha spiegato Caporossi – perché è aumentata l’incidenza, ma non la mortalità dei tumori, il tumore della mammella colpisce il 6×1000 della popolazione femminile e nessuna donna può sottovalutare la questione”. Molte donne tuttavia non rispondono alla chiamata per lo screening: “Solo controllandosi che ci può salvare, sulla cultura del controllo dobbiamo puntare in attesa che la ricerca sui micro e macro fattori di causa delle forme tumorali proceda ed offre nuovi strumenti di prevenzione”, ha concluso il manager della Asl.

INFO – Per lo screening gratuito chiamare 800065560

Ultimo aggiornamento

9 Ottobre 2014, 07:35

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