www.ilcaffe.tv La Regione Lazio diffonde i dati della sanità laziale. Più femori operati entro le 48 ore, più interventi tempestivi di angioplastica per infarti acuti, meno giorni in ospedale dopo la rimozione della colecisti, una limitata diminuzione del numero dei parti cesarei. Questi i dati del primo semestre 2014 rispetto al 2013, quando sono stati introdotti i nuovi criteri di valutazione dei direttori generali basati sulla qualità delle cure. Dalla nota regionale si scopre che “gli ospedali del  Lazio curano meglio e con maggiore tempestività. Dopo i risultati positivi registrati da giugno 2013 a dicembre, il trend positivo si è ulteriormente consolidato nel semestre gennaio giugno 2014”.

La proporzione di fratture di femore operate entro due giorni  è passata dal 40,4% del 2013, all’attuale 48,5% con un incremento dell’8% nei primi sei mesi del 2014. L’intervento chirurgico effettuato entro 48 ore è un obiettivo raggiungibile; la tempestività negli interventi è un obiettivo “salva-vite”, in quanto “riduce di un quarto il rischio di mortalità ad un anno e della metà il rischio di sviluppare piaghe da decubito” e non solo: “Riduce la durata del dolore e le complicanze post-operatorie, oltre a ridurre i costi dell’assistenza sanitaria”.

“Neanche un cittadino su tre nella RmF veniva operato entro due giorni nel 2012, mentre oggi ne viene operato uno su due. Migliorano ulteriormente i risultati per la popolazione residente nelle Asl Rm A, C, con il S. Eugenio che ha il primato degli interventi al femore entro i tempi indicati, la D, E e la Asl di Latina”.