Sanità, il sindaco chiede investimenti immediati per strutture e personale

Data:
20 Giugno 2014

www.corrieredilatina.it E’ ancora scontro sul fronte della sanità pontina. Ad intervenire nuovamente lamentando carenze strutturali e di personale è il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi che è anche presidente della Conferenza dei sindaci. In una nota Di Giorgi parla di “gravi carenze di risorse umane e strumentali che penalizzano l’erogazione delle prestazioni assistenziali con evidenti conseguenze per i cittadini”.

L’AREA NORD. “L’individuazione nel polo ospedaliero Nord di Latina del Dea di II Livello – spiega Di Giorgi – rappresenta un adeguato atto di pianificazione sanitaria in rapporto alle esigenze della popolazione interessata. Il Dea di II livello costituisce anche un riconoscimento delle potenzialità delle strutture assistenziali della nostra provincia, configurandosi inoltre come occasione di ulteriore crescita professionale per gli operatori sanitari del territorio e conferma della bontà del lavoro svolto. Tuttavia, come detto, esistono gravi e preoccupanti carenze. In particolare alcune strutture come l’Urologia, la  Neurologia, la  Pediatria, le Malattie Infettive, l’Oncologia, l’Ematologia con Trapianto, hanno una dotazione organica di dirigenti medici e di infermieri gravemente insufficiente, mentre apparecchiature indispensabili per la fase diagnostica e terapeutica dell’assistenza sono mancanti o mal funzionanti”.

IL PROBLEMA DELL’ESTATE. “A tutto questo – continua il sindaco Di Giorgi – va ad aggiungersi, nella stagione estiva, il ‘peso’ della popolazione turistica che comporta un aumento esponenziale delle richieste di assistenza nelle strutture sanitarie, aggravando le criticità già esistenti con il rischio di gravi disservizi, e pericolosi sovraccarichi di lavoro per gli operatori. Ritengo necessario, quindi, che la Regione riconsideri ruolo e potenzialità delle strutture sanitarie pontine, prevedendo un adeguamento delle risorse umane e strumentali, e la dotazione di posti letto commisurata agli standard previsti per un Dea di II livello. E’ questa la mia posizione che intendo portare all’attenzione della direzione generale della Asl, della conferenza dei sindaci e della Regione stessa”.

Ultimo aggiornamento

20 Giugno 2014, 07:45

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