Pronto soccorso nel caos,De Marchis: il Comune faccia la sua parte

Data:
21 Febbraio 2014

www.latinanotizie.it “La situazione di collasso che si è venuta a creare al pronto soccorso non è nuova, ma nota da tempo. La riforma della sanità pontina, come quella nel resto del Lazio, è stata contrassegnata da tagli lineari che hanno determinato la chiusura delle strutture periferiche e il rafforzamento del ruolo e della centralità dell’ospedale Goretti. Tuttavia, all’aumento dei servizi erogati non ha corrisposto un aumento degli investimenti nella struttura ospedaliera, sia in termini finanziari che in termini di risorse umane. Tale situazione si è sentita in modo particolare nelle strutture di pronto soccorso e nel dipartimento di emergenza che rappresentano l’esempio più evidente di carenze croniche che sono comunque diffuse ad altri reparti del Santa Maria Goretti». Così Giorgio De Marchis commenta l’episodio di violenza costato un infarto a un infermiere del Goretti nella notte di martedì, l’ultimo di una serie di aggressioni di cui il pronto soccorso di Latina è stato di recente teatro. «Tali episodi – sottolinea il capogruppo del Partito democratico in Comune – sono il sintomo di una situazione non più tollerabile. Per questo pensiamo sia necessario e opportuno che la Regione Lazio si impegni in una azione di intervento immediato che garantisca al pronto soccorso del capoluogo pontino quelle risorse umane necessarie a consentire il raggiungimento di livelli qualitativi adeguati. Riteniamo altrettanto necessario e urgente – aggiunge De Marchis – che si intervenga attraverso lo spostamento di personale infermieristico da altri settori verso il pronto soccorso fino a quando non saranno messe in atto le pratiche per l’assunzione di nuovo personale». «In questa direzione – conclude il capogruppo Pd – riteniamo opportuno che il consiglio comunale di Latina faccia sentire la propria voce visto che finora il Comune è stato assente nel dibattito di merito. Questa mattina è stata presentata in consiglio una mozione per chiedere al sindaco di sostenere davanti alla Regione e al commissario dell’Asl la necessità di avviare un percorso che possa determinare una svolta significativa nella sanità pontina, da troppo tempo abbandonata a se stessa».

Ultimo aggiornamento

21 Febbraio 2014, 06:55

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