Presunte irregolarità concorso medicina generale : le ultime novità

Data:
28 Settembre 2014

Sembra che il Ministro della Salute abbia convocato a Roma per il 2 ottobre tutti i Presidenti delle Commissioni d’esame.

 

Chi ritiene di riferire sul proprio vissuto durante la prova d’esame può scrivere a

segreteriaministro@sanita.it

 

«Se i concorsi per l’accesso ai corsi di medicina generale sono stati irregolari, vanno annullati e rifatti»

Lo dichiara il presidente della Commissione Sanità della Camera dei Deputati Pierpaolo Vargiu che, in merito allo svolgimento delle selezioni per l’accesso ai corsi di formazione specifica di medicina generale, tenutesi il 17 settembre scorso, su base regionale, in tutta Italia, ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. «In molti – prosegue Vargiu – hanno segnalato disservizi che hanno inficiato la regolarità delle prove: inadeguata sorveglianza, sforamento dei tempi per la consegna dei quiz, mancato utilizzo di codice a barre per preservare l’anonimato dei candidati e altre carenze organizzative nel processo di selezione». «Per fronteggiare la probabile gazzarra di ricorsi amministrativi che paralizzerebbe i corsi di formazione – conclude il deputato – è opportuno intervenire presto, inviando gli ispettori del Ministero per verificare la fondatezza delle segnalazioni ed, eventualmente, annullare subito e ripetere i test irregolari».

Le prime conclusioni dei colloqui che il Presidente delll’Ordine dei Medici di Latina ha avuto con i propri iscritti che hanno partecipato al concorso.

Circa 60 iscritti hanno risposto all’appello del Presidente Righetti a riferire per telefono sull’esperienza di candidati al concorso di medicina generale (l’appello era stato inviato via SMS il 25 settembre ai neoiscritti degli ultimi tre anni – circa 270).

Da premettere che l’Ordine di Latina non è mai stato interpellato per la nomina dei componenti delle commissione d’esame ma da sempre la Regione Lazio ha chiesto solo all’Ordine di Roma e quindi questa fonte di informazione le è mancata anche se, in via privata in base a conoscenze personali, ha potuto contattare alcuni componenti di estrazione sindacale senza esserne autorizzato a riferire i contenuti.

“Le esperienze riferite dai Colleghi – afferma il Presidente Righetti – sono in grandissima parte di delusione per la mancata aderenza ai principi etici da parte dei Colleghi commissari d’esame. La ristrettezzza dei luoghi adibiti ad accogliere i concorrenti, la mancanza di vigilantes  ed altre situazioni di disagio, che peraltro hanno contribuito a provocare un comportamento diversificato tra le sei commissioni, tutto questo avrebbe dovuto consigliare i commissari stessi a denunciare  immediatamente, e si spera abbiano riportato a verbale, queste  irregolarità. Invece, si sono lementati alcuni iscritti, alcuni sindacati hanno subito alzato la voce attribuendo a strumentalizzazioni il disagio riferito dai concorrenti limitandosi a consigliare i protestatari a denunciare l’accaduto alle procure. Molti iscritti, alla loro prima esperienza concorsuale, mi hanno domandato: è così che funziona il sistema? Le stesse irregolarità si verificheranno anche per i prossimi concorsi per entare nei corsi di specializzzazione? Sarà sempre così improbabile far emergere il merito? La furbizia sarà l’unico elemento utile per avere una speranza di lavoro? Perché l’esame di abilitazione si è svolto correttamente mentre il primo concorso che abbiamo affrontata è stato invece così diverso nelle regole? Perché gli  Ordini non fanno sentire la loro voce e con quale autorità morale ci inviteranno a seguire i principi del Codice Deontologico?

Due di loro mi hanno autorizzato a pubblicare una lettera (firmata) di denuncia, l’una indirizzata alla FIMMG, l’altra al Ministro della Salute e le riporto.”

PRIMA LETTERA

Salve, mi chiamo ………. ed anche io ho partecipato al concorso svoltosi all’Ergife il 17/09/2014.
Nella mia aula non posso certo dire di aver visto telefonini, quantomeno in mano a concorrenti nei banchi a me vicini.

Quello che vorrei qui segnalare è il fatto che molti concorrenti sono entrati in gruppi presumibilmente già con l’intenzione di occupare banchi vicini tra loro e la commissione, formata da pochi elementi rispetto al numero di concorrenti presenti in aula, a conferma di quanto avete giustamente detto, non ha certamente fatto nulla per dividere tali gruppetti, non assegnando all’entrata i posti a caso, come avviene in altri concorsi, né ha ritirato all’ingresso borse e cellulari.

Questo fatto ha permesso, per esempio, ad un gruppo di concorrenti, a distanza di qualche banco da dove ero io, di iniziare una intensa collaborazione tra loro, suggerendosi le risposte anche a voce alta, già appena 10 minuti dopo l’inizio della prova, iniziata oltretutto nella mia aula alle 10.30 circa, e per tutto il tempo a disposizione, dando, oltretutto, anche molto fastidio e facendo innervosire chi, come me, cercava di concentrarsi sulle domande.

Sono stati interrotti soltanto da alcuni richiami, tardivi ed inefficaci, di un commissario che invece avrebbe dovuto ritirargli il compito già dopo il primo richiamo.

Siccome copiare in un concorso del genere è “reato”, il commissario non può e non deve limitarsi a richiamare soltanto ma, in quel caso, doveva ritirare il compito o provvedere perlomeno che al primo richiamo le persone collaboranti venissero divise, anche se a quel punto già tardi poiché basta una sola risposta esatta suggerita per scalare centinaia di posti in graduatoria a danno di chi si fa il compito da solo e con le proprie conoscenze.

Si stava appunto affrontando un concorso pubblico in cui la selezione è spietata, dove c’erano oltre milletrecento concorrenti con pochissimi commissari, in numero inadeguato a controllare la correttezza del suo svolgimento.

In questo scenario e in questa Italia i concorsi non possono essere svolti in questo modo e non possono vincere sempre i furbi e i copioni che vengono favoriti dalle difficoltà e dai deficit organizzativi.

Questi medici “copioni” che passeranno questo concorso cosa faranno per curare i pazienti? Chiederanno l’aiuto del pubblico o da casa, come da Jerry Scotti?

Inoltre, non sono sicura, mi è parso di non vedere alcun codice identificativo, alfanumerico o a barre, né sul foglio delle risposte né su quello con il mio nome, come ho visto in ogni concorso a cui ho partecipato fino ad oggi.

Se così fosse, e spero di no, non credo che sia una cosa normale poiché, in questa ipotesi, l’eventuale assenza del codice identificativo non assicurerebbe l’assegnazione corretta del foglio risposte e del punteggio relativo a qualunque concorrente. 

Ripeto nuovamente che non sono sicura dell’assenza del codice e gradirei essere pertanto rassicurata su questo, in modo che se avessi mai bisogno di richiedere, in visione o per motivi di giustizia, il mio compito potrei essere sicura che mi consegnerebbero proprio il mio.

Infatti in assenza del codice mi potrebbero consegnare un qualsiasi foglio di risposte senza che io possa dimostrare che quel foglio l’abbia o meno compilato io stessa.

Quindi riassumendo:

1) La prova che doveva iniziare obbligatoriamente alle ore 10,00 in tutta Italia da me è iniziata alle 10,30 circa e dai social network ho saputo che in altre aule è iniziata anche più tardi, perfino alle 12,00 circa in un’aula di Roma e, in tal modo, irregolarmente;
2) i componenti della commissione erano in numero assolutamente inadeguato in ogni aula rispetto al numero dei concorrenti;
3) anche se in numero inadeguato, almeno nell’aula dove io ho svolto la prova, i commissari:

a) non hanno diviso i gruppi precostituiti di concorrenti permettendogli invece di sedere vicini e nei posti scelti, anche se eravamo disposti a file alterne, invece che assegnare ad ognuno, casualmente e a distanza utile, i posti;

b) non hanno provveduto a ritirare borse, zaini e cellulari all’ingresso;

c) invece di raddoppiare gli sforzi nel controllo durante la prova, non hanno agito pienamente in modo da evitare che alcuni concorrenti copiassero, passassero risposte e informazioni, collaborassero tra loro, non intervenendo dapprima nei controlli di cui sopra, cosa che avrebbe potuto già in buona parte scongiurare collaborazioni varie, e successivamente per espellere più concorrenti collaboranti, da loro purtroppo soltanto invitati inutilmente al silenzio durante le ore di svolgimento del compito;

4) Non sono sicura ma credo che sul mio foglio non ci fosse un numero identificativo o codice a barre che potesse far risalire con certezza il foglio risposte da me compilato al mio nominativo. Se cosi fosse:

a)  come farei ad essere sicura che il punteggio da me realizzato mi venga effettivamente assegnato?

b)  chi mi assicurerebbe che nella fase di correzione, seppure per sbaglio, non vengano mischiati i fogli delle risposte di più concorrenti, non essendo i fogli identificabili? 

Mi rendo conto che queste mie segnalazioni, che tuttavia hanno visto e vissuto in molti, forse non potrebbero essere oggetto di denuncia alla Procura della Repubblica perché non suffragate da prove oggettive che si sarebbero potute ottenere solo filmando o fotografando le situazioni da me riportate.

Ho comunque voluto fare la mia segnalazione a voi perché conosciate anche la mia testimonianza.

A dire il vero, speravo in cuor mio che fosse successo solo nella mia aula, ma quando ho letto che presunte irregolarità si sarebbero verificate ovunque, mi sono veramente scoraggiata, poiché facendo le cose con superficialità, come è successo nella mia aula, non c’è nessuna garanzia di correttezza e giustizia.

Qualora si dovesse, inoltre, dare seguito ad un provvedimento di annullamento del concorso da parte degli organi competenti, mi adopererò nelle sedi opportune per chiedere i danni agli eventuali responsabili delle cause di annullamento, che gradirei fossero, in tal caso, individuati.

RICORDO CHE IN QUESTI CONCORSI UNA SOLA RISPOSTA IN PIU’ PUO’ FARE SCALARE AD UN CONCORRENTE CENTINAIA DI POSTI NELLA GRADUATORIA FINALE E FARE LA DIFFERENZA OLTRE CHE VANIFICARE GLI SFORZI DI CHI AGISCE IN MODO CORRETTO.

LA SELEZIONE DEVE PERTANTO ESSERE RIGOROSA E SERIA

Vorrei sapere infine perché, per esempio, all’Esame di Stato, non che non sia una selezione importante, ma dove comunque non c’è in ballo che la sola abilitazione alla professione, che alla fine prendono però tutti i partecipanti e comunque la stragrande maggioranza di essi, e dove non si toglie il posto a nessuno, si arriva, tra l’altro, perfino ad essere accompagnati singolarmente al bagno dai commissari mentre questo concorso mi è sembrato che si sia svolto un po’ ovunque, ma almeno da me, alla “volemose bene”!!

Grazie

(lettera firmata)

 

SECONDA LETTERA

“Buongiorno Signora Ministro,

sono la Dott.ssa ………… nata il …….. laureata nei termini in Medicina e Chirurgia presso l’Università con votazione di 110/110 e Lode.
Il 17/09/2014 ho partecipato al concorso indetto dalla Regione Lazio per l’ammissione al corso triennale di Medicina Generale, svoltosi a Roma.
I posti disponibili sono 85, i partecipanti 1376. 
La  ….commissione dove sono stata assegnata ha fatto iniziare la prova due ore dopo l’orario previsto. Questo ha comportato che mentre noi dovevamo ancora iniziare molti dei miei colleghi avevano già terminato.
Quanto sopra ha reso possibile a chiunque, nell’aula della III commissione, di mettersi in contatto con l’esterno per ricevere le soluzioni dei quesiti. 
Questa non è soltanto un’affermazione sulla possibilità ma si è concretizzata nel fatto che una collega è stata trovata con il cellulare mentre telefonava. 
La commissione era composta da quattro medici in età avanzata che non è stata all’altezza della situazione nell’imporre il rispetto delle regole anche per quanto riguarda la collaborazione tra i candidati costantemente in contatto orale tra di loro. 
Questa è la mia testimonianza ma dal web risulta che in tutte le altre commissioni a Roma e anche in molte altre regioni (Campania, Lombardia, Puglia, Sicilia) i candidati hanno potuto scambiare informazioni e in alcuni casi addirittura usare cellulari.
Dal momento che tutti sembriamo d’accordo sul fatto che il nostro Paese debba ripartire, si tratta di decidere se a farlo ripartire siano i più bravi o i più furbi.
Io da parte mia penso che la meritocrazia sia un bene irrinunciabile in questo momento per noi e credo che quanto è accaduto in questo concorso, sopratutto se l’impostazione si ripeterà anche agli altri concorsi per l’ammissione alle Scuole di  Specializzazione, rischi di premiare i più furbi.
Le chiedo, Signora Ministro, Lei vorrebbe farsi curare da un medico competente o da un medico furbo?
La risposta è nelle Sue prossime decisioni.
Da parte mia non avrò mai nessun rimpianto ad avere davanti a me colleghi competenti ma ritengo per me e per la professione insopportabile essere scavalcata da furbetti.
Per cui conseguentemente la decisione di esercitare la Professione di medico in Italia o all’estero deriverà dalla Nostra capacità di garantirla, questa benedetta meritocrazia!
Le invio cordiali saluti
(lettera firmata)
 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento

28 Settembre 2014, 11:27

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