Presunte irregolarità Concorso Medici di Famiglia : l’Ordine dei Medici di Latina sta svolgendo una indagine sui propri iscritti che hanno partecipato alla selezione

Data:
25 Settembre 2014

 

 

 

 

Concorso Medici di famiglia, Sigm e Federspecializzandi: prova da ripetere

(da DoctorNews33 del 23 settembre 2014)

«Qualora le segnalazioni trovassero riscontro, le prove di esame andrebbero annullate e ripetute, previa revisione di tutto il sistema di selezione». Lo sottolineano in un comunicato i Giovani medici del Sigm dopo le irregolarità da più voci denunciate in merito al concorso per l’ammissione al corso di formazione di medicina generale, svoltosi il 17 settembre. Secondo i Giovani medici «sono mancate le condizioni ambientali, organizzative e gestionali minimali per lo svolgimento di un pubblico concorso» a causa di una «grave e irresponsabile diffusa sottovalutazione dell’aumentato numero, rispetto ai precedenti anni, dei partecipanti alle prove del concorso», di «gravi carenze organizzative» all’origine di altrettanto «gravi criticità gestionali». Dello stesso tenore la posizione di Federspecializzandi che auspica che «le Regioni congelino le correzioni delle prove e la pubblicazione delle graduatorie di merito sino a quanto non verrà fatta chiarezza» ma anche che «il ministero della Salute invii i propri ispettori per garantire indagini imparziali». Analoghe le criticità messe in evidenza, «intanto è stato sottovalutato il numero maggiore di partecipanti al concorso, che avrebbe dovuto indurre a una organizzazione migliore, mentre sono state predisposte aule a malapena sufficienti a ospitare i candidati, costretti a svolgere le prove gomito a gomito. Altrettanto gravi sono state la criticità gestionali, con una inadeguata sorveglianza e verifica del possesso di dispositivi connessi ad internet, con tempi dilatati nell’espletamento delle procedure di riconoscimento dei candidati e con sforamento dei tempi per la consegna delle prove a quiz; si sono così evidenziate le lacune del sistema di selezione: mancata dissociazione tra la busta contenente l’anagrafica del candidato e l’elaborato, non utilizzo di codice a barre per preservare l’anonimato dei candidati, correzioni a porte chiuse in assenza di una rappresentanza dei candidati, ovvero affidamento delle stesse a terzi.
I Giovani medici e Federspecializzandi, ritengono che le attuali modalità di selezione, così come strutturate, espongano le prove alla scure della giustizia amministrativa e puntano poi il dito contro quei sindacalisti che hanno sminuito o a negato la gravità di quanto avvenuto.
«Si attende – dichiarano – che si levi forte e chiara la voce della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), dei sindacati e delle istituzioni su quanto avvenuto, prendendo posizione rispetto alle commissioni che non abbiano garantito il regolare svolgimento del concorso e ribadendo come trasparenza e legalità rappresentino valori deontologici irrinunciabili della professione medica».

Concorso Medici di famiglia, Bianco: Regioni si assumano responsabilità

(da DoctorNews33 del 25 settembre 2014)

«Chiediamo alle Regioni coinvolte immediati e puntuali chiarimenti e la piena assunzione di tutte quelle responsabilità connesse alla diretta gestione di un modello formativo che mette in campo risorse e competenze del Servizio Sanitario Nazionale» lo sottolinea il presidente Fnomceo Amedeo Bianco, in riferimento alle segnalazioni su carenze organizzative e presunte irregolarità procedurali in alcune sedi di svolgimento della selezione pubblica per l’accesso alla formazione specifica in Medicina Generale. «Va motivata» sottolinea Bianco «l’infelice scelta di disallineare temporalmente le procedure di selezione per l’accesso ai corsi di formazione in Medicina Generale (di competenza delle Regioni) e quelle di accesso alle scuole di specialità (di competenza universitaria). Si è dunque concretizzato» continua «quel prevedibile effetto “massa” al quale, in alcuni casi, non sono corrisposte misure organizzative appropriate, anche al fine di garantire correttezza e trasparenza delle procedure selettive». La questione secondo il segretario Fnomceo è legata «a una sorta di abbandono di una questione sempre più critica e cioè la formazione del medico, dall’accesso alle scuole di medicina alle specializzazioni. Sono circa centomila i giovani impegnati in questo lungo percorso formativo e stimiamo a oggi in circa trentamila, ma in crescita tendenziale, quelli oggettivamente fuori dal circuito formativo post laurea, prigionieri in un limbo professionale e occupazionale. Questa criticità» conclude Bianco «va affrontata e risolta con determinazione e coraggio, superando schematismi autoreferenziali e ideologici, essendo in gioco non solo le aspirazioni e i sacrifici di tanti giovani e delle loro famiglie ma anche il futuro stesso del nostro Sistema Salute e con esso i diritti fondamentali dei cittadini. La Fnomceo avvierà nelle prossime settimane iniziative specifiche su questo obiettivo».

Ultimo aggiornamento

25 Settembre 2014, 07:49

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