Pediatria e neonatologia, assistenza a rischio al Goretti nelle ore notturne

Data:
29 Ottobre 2014

www.corrieredilatina.it Un solo medico notturno di guardia per neonatologia e pediatria al Goretti ed un alto rischio legato alle emergenze in un settore delicato come quello dell’assistenza neonatale. E laddove si parla di potenziare il Goretti con la possibilità di realizzare la terapia intensiva neonatale, attesa da oltre dieci anni, l’ennesimo paradosso è quello di non riuscire a gestire neanche le forze attuali. La guardia unica notturna per pediatria e neonatologia è stata istituita, dal 1 ottobre 2014, per far fronte alle carenze di personale esponendo in modo ingiustificato il personale a problemi di natura medico legale. In merito ad una problematica urgente che rischia di avere pesanti ricadute sulla qualità dell’assistenza il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone presenta una interrogazione urgente a Zingaretti per conoscere gli interventi previsti per tutelare medici e pazienti. “La presenza di un solo medico nelle ore notturne – scrive il consigliere – impedisce l’efficacia e l’efficienza nell’erogazione del servizio che potrebbe essere richiesto contemporaneamente al Pronto soccorso per una consulenza, in sala parto o nei singoli reparti”.

PEDIATRIA E NEONATOLOGIA, FASE EMERGENZIALE. “Ennesima, inaccettabile, emergenza per la sanità nella provincia di Latina – prosegue Simeone – i reparti di pediatria e neonatologia del Santa Maria Goretti di Latina sono al collasso. La vita dei piccoli pazienti e la professionalità dei medici impiegati è a rischio. Ho chiesto al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, quali misure immediate intende assumere per superare la fase emergenziale che ha portato alla istituzione di una guardia divisionale unica notturna e per tornare ad una gestione ordinaria del servizio con almeno un neonatologo ed un pediatra in servizio nelle ore notturne all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Ho chiesto inoltre di conoscere quali interventi tempestivi e risolutivi a tale situazione il commissario ad acta intende attuare per implementare la pianta organica dei reparti di pediatria e neonatologia in attesa dell’inserimento della creazione del reparto di terapia intensiva neonatale nel nuovo atto aziendale della Asl di Latina.

“PRIORITA’ AI BAMBINI NEL DEA DI II LIVELLO”. “Gli ultimi accadimenti – prosegue Simeone – stanno confermando quanto le scelte effettuate sinora da Zingaretti siano dannose e non producano efficienza nell’erogazione dei servizi. L’emergenza deve essere affrontata e i medici di pediatria e neonatologia messi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro. La Regione Lazio, in accordo con la Asl di Latina, ha assunto l’impegno di rendere l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina Dea di II livello con la conseguente realizzazione di un reparto di terapia intensiva neonatale che ne caratterizza la dotazione operativa. Mi auguro che, preso atto di questa ennesima grave emergenza, il presidente Zingaretti non si sottragga all’impegno assunto, che renda a breve il Goretti di Latina Dea di II livello e che restituisca dignità ai reparti di pediatria e neonatologia”.

NUOVI POSTI LETTO AM SUPPORTATI DALL’ASSISTENZA. Intanto il presidente della Regione ha annunciato l’implementazione di nuovi posti letto per gli ospedali del Lazio e della provincia di Latina attraverso le reti di emergenza, cardiologia, trattamento ictus, trauma e rete perinatale. “Siamo felici di questa scelta commenta il consigliere azzurro – ma una domanda ci sorge spontanea. Come si intende dare l’adeguata assistenza ad un numero maggiore di pazienti se ad oggi si stenta ad assistere gli esistenti? E’ il caso che Zingaretti smetta di gettare fumo negli occhi dei cittadini. E’ il caso che quando decide di aggiungere nuovi posti letto pensi anche a come dotarli dell’assistenza medica, infermieristica e delle strumentazioni migliori per garantire l’efficienza delle cure. Altrimenti continueremo a navigare a vista e ad aggravare la già precaria situazione. E in un settore delicato come la sanità questo non è concesso”.

Ultimo aggiornamento

29 Ottobre 2014, 07:43

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