P.A.: MEDICI CHIEDONO PROROGA SU NUOVE NORME CERTIFICAZIONI MALATTIA

Data:
12 Dicembre 2009

P.A.: MEDICI CHIEDONO PROROGA SU NUOVE NORME CERTIFICAZIONI MALATTIA
 
(ASCA) – Roma, 10 dic – Una proroga per il trasferimento all’INPS delle competenze sui certificati di malattia per i pubblici dipendenti. E’ quanto auspica la FNOMCeO (Federazione degli ordini dei medici) in una lettera inviata oggi al Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, al Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, e al Viceministro con delega alla Salute, Ferruccio Fazio, per segnalare ”il forte disagio dei medici nel dare piena attuazione alla nuova normativa sulle certificazioni di malattia per i pubblici dipendenti”.

Disagio che nasce, in primo luogo, spiegano, dalla necessita’ di un chiarimento interpretativo del comma in cui si dispone che le certificazioni non possano riferirsi a ”dati clinici non direttamente constatati ne’ oggettivamente documentati”, e che non potra’ non riflettersi in una seria difficolta’ per i cittadini nell’ottenere i certificati di malattia.

”La FNOMCeO ha segnalato, gia’ in precedenti occasioni, le proprie preoccupazioni in ragione delle incertezze applicative che rendono ancora piu’ iniquo e del tutto sproporzionato il regime sanzionatorio per i medici”, si legge nella missiva, ”sono infatti previste, per la violazione della normativa, gravi sanzioni, che vanno dalla radiazione alla revoca di rapporto di dipendenza o convenzione con il SSN, sino al carcere.

Per molte patologie (le emicranie, alcune lombalgie ecc….), pero’ – obiettano i medici – , non esistono dati clinici obiettivi, mentre altre (la cefalea, la dispepsia acuta, la colica addominale, l’insonnia in lavoratore con mansioni a rischio, ecc….) possono essersi manifestate senza aver lasciato postumi rilevabili al momento della visita”.

E ”alla luce della norma – evidenziano ancora i medici – non e’ distinguibile il caso del clamoroso ‘falso ideologico in atto pubblico’ di una certificazione di malattia per un pubblico dipendente in vacanza ed in ottima salute, evento possibile ma eccezionale, dal caso, invece del tutto quotidiano, del lavoratore che si presenta al medico descrivendo una sintomatologia clinica verosimile e coerente con una patologia transitoria, ma al momento non piu’ in atto. Tali evenienze possono complicarsi laddove il fatto si e’ verificato, ad esempio per i turnisti, in un prefestivo o festivo, ovvero in una situazione di indisponibilita’ di un medico certificatore”.

In tutti questi casi, rilevano i medici, ”il risultato, all’atto pratico, sara’ uno solo: il medico si trovera’ nell’impossibilita’ di fornire il certificato al suo paziente”.

 

Ultimo aggiornamento

12 Dicembre 2009, 07:31

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