Orario medici, l’Italia si adegua alle richieste europee. Reginato (Fems): solo da fine 2015 (da DoctorNews33 del 19 novembre 2014)

Data:
19 Novembre 2014

La lunga vertenza tra l’Italia e l’Unione europea per la mancata applicazione della Direttiva sull’orario di lavoro ai medici operanti nel servizio pubblico sembra essere arrivata alla fine. È stata pubblicata, infatti, nei giorni scorsi in Gazzetta ufficiale la legge 30 ottobre 2014, n. 161 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013 –bis. Ma se si può mettere la parola fine alla vicenda non sono state dissolte tutte le ombre relative al contenzioso, come spiega a DoctorNews33 il presidente della Fems (Federazione europea medici salariati) Enrico Reginato, che insieme ad Anaao è stato l’artefice della richiesta di sollecito alle Istituzioni europee. «La vertenza è chiusa e l’Unione europea me l’ha confermato con una missiva» spiega Reginato «ma l’Italia precisa che l’applicazione delle norme europee decorrerà dalla fine dell’anno prossimo. Il tempo, secondo il ministero della Salute italiano, per “riempire” gli organici». E proprio in questo dettaglio, secondo il presidente Fems, si nasconde una beffa. «Stiamo parlando» sottolinea «di superlavoro non pagato cui sono stati costretti i medici dipendenti del Ssn, una condizione che si protrarrà per un altro anno a conferma che il problema, almeno per ora, non è risolto. Ciò detto» conclude Reginato «una multa ci sarà e non posso che essere soddisfatto per aver raggiunto il risultato sperato passando per le vie burocratiche».

Ultimo aggiornamento

19 Novembre 2014, 07:07

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