Non solo medicina – Perché i deputati inglesi stanno in piedi? (da La Stampa del 16 gennaio 2019)

Data:
20 Gennaio 2019

di PAOLO MAGLIOCCO

>>>>   https://www.lastampa.it/2019/01/16/societa/perch-i-deputati-inglesi-stanno-in-piedi-Ayv6AaDKvGqRuQa5u8CQAJ/pagina.html

La Camera dei Comuni (Commons Chamber) è molto diversa da quella che ospita il Parlamento italiano. A Montecitorio, ma anche a Palazzo Madama, sedi della Camera dei deputati e del Senato, le riunioni si svolgono in un grande emiciclo formato da banchi e poltrone in cui prendono posto i parlamentari. Nella Camera dei Comuni, invece, i membri del parlamento prendono posto su file di poltrone poste le une di fronte alla altre e con un corridoio centrale.

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Nelle file che stanno a destra della presidenza siedono i sostenitori del Governo, in quelle alla sinistra i membri dell’opposizione, indipendentemente dal partito al quale appartengono. Maggioranza e opposizione, dunque, si fronteggiano dai rispettivi seggi.

Nel corridoio centrale possono alzarsi a parlare gli oratori, come ha fatto ieri la premier Theresa May. Lo Speaker, che ha funzioni analoghe a quelle del presidente della Camera in Italia e guida e organizza i lavori e il dibattito, siede invece su uno scranno tutto suo, in fondo alla sala e al centro rispetto ai seggi dei deputati, e la sua è anche l’unica poltrona diversa dalle altre.

Questa struttura rispetta ancora la vecchia disposizione del parlamento britannico benché la sala sia stata ricostruita dopo la Seconda Guerra mondiale e inaugurata nel 1950. A partire dal 1940, infatti, i raid aerei tedeschi colpirono il Palazzo di Westminster e l’11 maggio del 1941 la Camera venne completamente distrutta dalle fiamme appiccate da bombe incendiare sganciate dalla Luftwaffe. La ricostruzione, raccontano le pagine del sito dello stesso Parlamento , avvenne tenendo conto del rispetto della storia dell’istituzione, del risparmio sui costi e grazie anche al contributo degli altri Stati del Commonwealth. Lo stile gotico della sala e lo stesso colore verde della pelle che ricopre i divani riprende quello del passato. L’idea delle panche contrapposte risale alla Cappella di Santo Stefano, che aveva quella disposizione perché si trattava di un coro e che venne usata come sede del Parlamento a partire dal XVI secolo.

Lo stesso video realizzato dal Parlamento e pubblicato su Youtube sottolinea come la Camera sia molto più piccola di quello che chiunque potrebbe immaginare e che mentre i membri del Parlamento sono 646 (cioè appena di più rispetto ai deputati italiani che sono 630) i posti per sedersi siano solo 427 e quindi più di 200 deputati rischino ogni volta di restare in piedi.

Ecco perché in una seduta importante come quella che si è svolta ieri sera e alla quale erano presenti praticamente tutti i parlamentari (i voti sono stati 634, 432 contro e 202 a favore, cioè mancavano al momento del voto solo 12 deputati) molti di loro abbiamo dovuto ascoltare il dibattito restando in piedi.

 

Ultimo aggiornamento

20 Gennaio 2019, 11:57

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