Nessun accordo al Cnel sulle professioni non regolamentate – Il Presidente Marzano, invierà al Governo le due proposte di parere che usciranno dalla Commissione Lavoro
Data:
11 Dicembre 2009
Dopo una lunghissima riunione, conclusa nella tarda serata di ieri 9 dicembre, la II Commissione Lavoro del Cnel, riunita in sede deliberante con i poteri dell’Assemblea (il Cnel, organo costituzionale, sotto questo profilo infatti funziona come il Parlamento, con le Commissioni che possono operare in sede “referente”, rimettendosi in seguito all’Aula oppure in sede “deliberante” cioè decidendo direttamente), ha preso atto dell’impossibilità di trovare una sintesi sufficiente e, quindi, di poter emettere un formale parere al Ministero della Giustizia sul primo gruppo di pratiche di Associazioni professionali venute in esame. Il giudizio favorevole dato dalla maggioranza dei componenti la Commssione è stato infatti bilanciato da quello negativo dei rappresentanti degli ordini. Consiglieri del Gruppo delle “Libere professioni” hanno invece presentato e depositato agli atti un’argomentata proposta di parere, per ciascuna delle pratiche in esame e, non essendovi una analoga proposta della Presidenza della Commissione, in queste condizioni non è stato possibile pervenire ad una sintesi. A questo punto, il presidente del Cnel, Antonio Marzano, invierà al Governo, con pari dignità, la due proposte di parere che usciranno dalla II Commissione Lavoro: una è già depositata agli atti e l’altra (con prassi del tutto singolare) ancora da redigere. Ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. n. 206/2007 (di recepimento della Direttiva Qualifiche) il Governo deve individuare le “Associazioni rappresentative” delle professioni non regolamentate (da chiamare poi a partecipare a “Piattaforme comuni europee” di quella specifica attività professionale) servendosi del parere obbligatorio del Cnel; il D.Lgs. n. 206/2007 stabilisce altresì quali siano gli elementi da scrutinare ai fini dell’istruttoria Cnel che, in sostanza, deve essere molto “tecnica” e valutativa della presenza o dell’assenza dei requisiti che la norma richiede (pur nulla vietando al CNEL di aggiungere a detta indagine proprie considerazioni). Alla luce di questo mandato l’appuntamento di ieri può dirsi come una grande “occasione mancata” per valorizzare il ruolo costituzionale del Cnel. La riunione si è infatti aperta senza una proposta scritta e motivata di parere, limitandosi la Presidenza della Commissione (con un evidente dissidio fra i due Vicepresidenti, uno dei quali si è costantemente astenuto per tutte le votazioni) a richiedere un parere positivo per tutte le pratiche in esame, senza neppure illustrare le motivazioni a sostegno di una tale richiesta. UNIPROF (Assoprofessioni CNA) apprezza che sia entrata nel vivo l’applicazione di quanto previsto dall’art.26 in capo al CNEL: dare un parere sulle associazioni. L’associazione richede nuovamente, nell’interesse delle associazioni veramente serie e rappresentative di professioni reali, al Cnel comportamento rigoroso nella verifica delle pratiche ed il coraggio di escludere chi non merita il via libera dando così credibilità al mondo delle associazioni.
Gruppo amministratori immobiliari e di condominio: ANAMMI, UNAI e ANACI
Gruppo grafologi: AGI e AGP
Gruppo tributaristi: INT, ANCOT, ANCIT e LAPET
Ultimo aggiornamento
11 Dicembre 2009, 11:45
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