Massima attenzione all’uso del ricettario – Una sentenza della Corte dei Conti condanna un medico per danno erariale

Data:
27 Dicembre 2011


La Corte dei Conti del Molise ha condannato un medico specialista pubblico per danno erariale per non aver prestato la dovuta diligenza nella conservazione e nella gestione del suo ricettario. Questi i fatti. Il medico possedeva il cosiddetto "ricettario rosa" per la prescrizione di farmaci ed esami a carico del servizio pubblico. Egli aveva anche firmato in bianco parte delle ricette. Qualcuno, a sua insaputa, ha compilato delle ricette che quindi sono state pagate dal servizio pubblico. Ebbene, la Corte dei Conti ha ritenuto il comportamento del medico gravemente negligente. Com’è noto, infatti, il ricettario è un "bene pubblico" che il medico deve conservare con la massima diligenza perché con esso si pongono a carico della spesa pubblica i costi dei farmaci e degli esami. Il fatto di averlo conservato in maniera poco scrupolosa, lasciandolo anche se non volontariamente nella disponibilità di altri e il fatto di averne addirittura firmato in bianco una parte, secondo la Corte dei Conti costituisce un comportamento troppo superficiale e non diligente. Passibile, quindi, di essere sanzionato. Il medico, quindi, è stato condannato a risarcire in favore del Servizio Sanitario Nazionale il costo delle prestazioni erogate, compresi interessi e spese di giudizio.


Ultimo aggiornamento

27 Dicembre 2011, 12:12

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