La Rai non ha mai richiesto il pagamento del canone “per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone”

Data:
21 Febbraio 2012

La Rai non ha mai richiesto il pagamento del canone "per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone".
Il canone ordinario continua quindi a dover essere "pagato solo per il possesso di un televisore".
Lo precisa la stessa azienda, dopo un confronto avvenuto questa mattina con il Ministero dello Sviluppo Economico, rilevando che la lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai si riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da imprese, societa’ ed enti nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (digital signage).
Fermo restando che il canone speciale non va corrisposto – viene ulteriormente precisato – nel caso in cui tali imprese, societa’ ed enti abbiano gia’ provveduto al pagamento per il possesso di uno o piu’ televisori.
Per viale Mazzini "cio’ quindi limita il campo di applicazione del tributo ad una utilizzazione molto specifica del computer".
Peraltro rispetto a quanto previsto in altri Paesi europei per i loro broadcaster (BBC, ed altri ancora) che nella richiesta del canone hanno inserito tra gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione radiotelevisiva, oltre alla televisione, il possesso dei computer collegati alla rete web, i tablet e gli smartphone.
La nota si chiude ribadendo "che in Italia il canone ordinario deve essere pagato solo per il possesso di un televisore".

Ultimo aggiornamento

21 Febbraio 2012, 07:41

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