Il partito contro il nuovo Piano Aziendale della Asl

Data:
27 Dicembre 2014

IL QUOTIDIANO – Sabato 27 Dicembre 2014  6 Latina
Il partito contro il nuovo Piano Aziendale della Asl
Da presidio a movimento Sanità, la guerra prosegue
Prc: «È l’inizio di una lunga mobilitazione»
DI JACOPO PERUZZO

Un presidio dall’esito più che soddisfacente, sempre secondo gli stessi protagonisti, quello svolto il 23 dicembre presso la sede della direzione generale della Asl pontina dove si è protestato contro il nuovo Piano Strategico Aziendale predisposto dai vertici della stessa azienda sanitaria firmato dallo stesso direttore generale Michele Caporossi su mandato del presidente della Regione Nicola Zingaretti ed approvato dall’Assemblea dei Sindaci provinciale. La manifestazione, promossa dal Partito della Rifondazione Comunista e dall’Altra Europa con Tsipras ha visto partecipare anche diversi medici e dipendenti della stessa Asl, oltre al neonato Consiglio Popolare – Ospedale di Gaeta, costituito per difendere il centro «Di Liegro». Un obiettivo comune, quindi, che vede al centro della protesta la volontà di «rompere il muro di silenzio e disinformazione eretto a difesa di un progetto che conferma e accelera il disfacimento della sanità pubblica pontina», come ha comunicato lo stesso Prc. Ma non finisce qui, perché, sempre secondo il partito di Rifondazione, altro obiettivo è stato quello di «smascherare le tante ipocrisie degli amministratori locali di destra e centrosinistra che dopo aver fatto tanta propaganda e demagogia hanno deciso di approvare il piano ‘tutti insieme appassionatamente’ spesso in contraddizione con quanto affermato il giorno prima». Una battaglia che però non termina con la fine dello stesso presidio: il messaggio nato da questo, prosegue il Prc, deve essere diffuso in maniera ancora più incisiva affinché arrivi a tutti coloro che «intendono combattere per tutelare i diritti fondamentali come quello alla salute». L’iniziativa, infatti, è stato per i due partiti e per gli operatori del settore il culmine di una campagna diffusa su tutta la provincia le mese precedente attraverso assemblee pubbliche e banchi informativi, ma allo stesso tempo «deve essere considerata come l’inizio di una mobilitazione che si preannuncia lunga e difficile, vista l’entità degli interessi che si combattono a partire dalla potente lobby della sanità.

Ultimo aggiornamento

27 Dicembre 2014, 20:05

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