I sindacati della medicina generale SMI e SNAMI protestano

Data:
24 Giugno 2020

Sindacato dei Medici Italiani Regione Lazio
Sede regionale: v. Livorno 36-00162 Roma – Tel./fax 06.4826742 – Sito Internet: www.smi-lazio.org – Email: smi_lazio@alice.it
Prot. 34/2020
Roma 23/06/2020
Spett.le ASL Latina
Alla cortese attenzione del Direttore Generale Dott. Giorgio Casati
Alla cortese attenzione del Direttore Sanitario Dott. Giuseppe Visconti
Spett.le Ordine dei Medici di Latina all’attenzione del Presidente Dott. Giovanni Maria Righetti
(con richiesta di pubblicazione sul sito ordinistico on-line)

Oggetto: test sierologici ASL Latina su operatori sanitari per il controllo dell’epidemia COVID-19

Il Sindacato Medici Italiani (S.M.I.), in riferimento all’indagine di siero prevalenza sulla  popolazione dell’infezione da virus SARS-CoV-2 che ha previsto l’arruolamento su base volontaria del personale medico di codesta ASL con l’effettuazione del prelievo ematico in data 23/05/2020, avendo avuto notizia del mancato invio ad oggi dell’esito di tale indagine ai medici direttamente interessati ed a fronte di reiterate richieste verbali, chiede che siano inviati in modo ufficiale ed in tempi brevi con e-mail, ai singoli medici aderenti all’iniziativa, i referti del test sierologico in questione.
Fiduciosi in un rapido riscontro alla presente, si porgono cordiali saluti

f.to Dott. Martini Luigi (Segretario Aziendale SMI per la ASL Latina)
f.to Dott. Porcelli Franco (Vice Segretario Aziendale S.M.I. per la ASL Latina)

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1 giugno 2020

SNAMI

SEZIONE PROVINCIALE DI LATINA

SEDE IN FONDI  CORSO ITALIA 27             TEL. 0771/503201    E-MAIL  antonettic@tin.it

VIA N. SAURO 35             TEL. 0771/503350    E-MAIL  saccoccio.c@gmail.com

E-MAIL latina@pec.snami.org

Oggetto: richiesta chiarimenti ai MMG in merito alle prescrizioni di Vitamina D ed altri Farmaci.

All’Assessore alla Sanità Regione Lazio

Al Direttore generale ASL Latina

Lettera Aperta ai Colleghi MMG e PLS della Provincia di Latina

Cari colleghi,

gli ultimi tre mesi hanno rappresentato per tutti noi un periodo di grande sconvolgimento della nostra attività professionale.

L’obbligatorio distanziamento sociale e quindi anche la riduzione del rapporto diretto con i nostri pazienti, che abbiamo curato a distanza, con il telefono o con la telemedicina, oltre ad un continuo contatto con il personale del Distretto, con il Dipartimento di Prevenzione, con la Croce Rossa Italiane e con la Protezione Civile, ha rappresentato un nuovo modo di gestire la medicina di famiglia in stretto contatto da remoto ma con una nostra costante presenza e disponibilità, anche talvolta H24.

Abbiamo tutti noi lavorato con abnegazione e senso di appartenenza ad una comunità che doveva essere aiutata e assistita senza nessuna recriminazione o contropartita, senza orari di lavoro o festività perchè lo sentivamo come un dovere e come sancito dal Giuramento che noi Medici facciamo all’inizio della nostra professione.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti: abbiamo contenuto l’epidemia e ci riteniamo soddisfatti per il lavoro di squadra che abbiamo svolto con abnegazione, abbiamo avuto la sensazione anche di un nuovo rapporto con la dirigenza (Distretti, Asl e Regione) che, chissà, forse sentendosi in colpa ci ha riconosciuto parte degli arretrati contrattuali con insolita solerzia !!!

Purtroppo, però, a fine Maggio in coincidenza con la fine dell’emergenza dovuta all’epidemia da COVID-19, la Regione Lazio, che aveva delegato le strutture periferiche a contrastare la pandemia, con una tempistica che ha dell’incredibile, e con una ingratitudine clamorosa incarica le strutture della farmaceutica territoriale delle ASL a richiamare i MMG con l’invio dei report su diversi Farmaci (a Roma sugli Omega 3, ed altre molecole, a Latina sulla Vitamina D).

Non bastano tutti i nuovi Decreti, disposizioni che a valanga ci piovono addosso, ci vogliono stressare anche senza motivo, alla fine ci sfiniremo così tanto che il Burn-out vanificherà qualsiasi progettualità futura.

Questi continui controlli di tabulati e report per giustificare prescrizioni fatte in scienza e coscienza sono svilenti, se facciamo riferimento a ben altre problematiche che la Sanità laziale sta vivendo in questi ultimi anni: da una drastica riduzione dei posti letti, ai ritardi per una ridefinizione dell’assistenza territoriale.

Contestiamo pertanto in maniera energica i tempi e i modi assolutamente inopportuni con cui la ASL ha contestato le prescrizioni ai MMG, invece di riconoscere in maniera adeguata il lavoro svolto e che ha permesso di evitare situazioni ancora più critiche.

Lo SNAMI con questa lettera aperta vuole essere vicina a tutti gli operatori della Medicina Generale che sono stati messi in crisi da tali provvedimenti adottati dalla ASL, in un momento di sacrifici che hanno portato conforto ai cittadini e sostenuto in maniera efficace l’assistenza sul territorio.

Fondi, 01/06/2020                                                              Segreteria Provinciale SNAMI Latina

                                                                                     Dott. Antonetti Corrado  Dott. Saccoccio Carlo

 

Ultimo aggiornamento

24 Giugno 2020, 06:53

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