Giornata mondiale per l’ Alzheimer

Data:
19 Dicembre 2007

Dal 1906, quando il neurologo Alois Alzheimer descrisse durante un congresso il caso di una paziente affetta da una grave forma di demenza progressiva, i numeri della patologia hanno assunto dimensioni allarmanti: nel mondo si ammala una persona ogni sette secondi.
In Italia ne soffrono in 600 mila, circa il 6,4% degli ‘over 65’. I nuovi casi ogni anno sono 150 mila. Assistenza e terapie non tengono il passo con queste cifre, come hanno sottolineato gli esperti al convegno ‘Alzheimer VIII: cento anni dopo’, ieri in Campidoglio a Roma alla vigilia della Giornata mondiale dedicata alla malattia. “Ad oggi, non esistono cure risolutive per l’Alzheimer, anche se la ricerca è riuscita a sviluppare farmaci capaci di rallentarne l’evoluzione e di attenuarne i sintomi. Sulla diagnostica e sulle terapie dobbiamo lavorare ancora tanto”, afferma Roberto Bernabei, professore di geriatria all’università Cattolica di Roma. Non solo. Ogni paziente ‘costa’ circa 48 mila euro l’anno, di cui ben l’80% a carico delle famiglie.
La rete territoriale è ancora il punto debole nell’assistenza ai malati di Alzheimer. “Nel Lazio – spiega l’assessore regionale alla Sanità Augusto Battaglia – ci sono 34 Unità di valutazione della malattia e una rete di strutture diurne. Stiamo lavorando per definire meglio il percorso diagnostico e terapeutico e gli standard per le Residenze sanitarie assistite”. La priorità, per Battaglia, rimane “il Fondo per la non autosufficienza, da istituire per dare alle Regioni e agli enti locali uno strumento in più per gestire questa situazione”.
Fonte: doctornews

Ultimo aggiornamento

19 Dicembre 2007, 11:29

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