Francia. Maxi protesta dei medici: 600 primari si ‘dimettono’ dalle funzioni amministrative contro i tagli agli ospedali pubblici – La solidarietà della FNOMCeO – Una nota del Presidente dell’Ordine

Data:
20 Gennaio 2020

Riceviamo sempre più frequentemente messaggi di sconforto e confessioni di impotenza, in “camera caritatis”, da parte di molti Colleghi nostri iscritti sia dipendenti ASL in particolare gli ospedalieri, ma anche da Colleghi della Medicina Generale, perché oberati da compiti burocratici e oppressi da vincoli organizzativi. Non ci consola né siamo rassegnati a constatare che anche i medici francesi non navigano in acque migliori. Nel nostro Paese un primario ospedaliero, a seguito di alcune critiche recentemente espresse sui social, si è visto comminare 45 giorni di sospensione dal lavoro ma ha chiesto di poter continuare a lavorare come volontario.

Continueremo ad informare, come nostro diritto e dovere, liberi da ogni tipo di sudditanza, privi di timori riverenziali, esenti da ogni imposizione gerarchica, gli iscritti che lavorano negli ospedali e negli studi di medicina generale, a dare voce anche per chi non può.

Il Presidente

Giovanni Maria Righetti

da Quotidiano Sanità del 20 gennaio 2020   >>>  http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=80444

LA SOLIDARIETA’ DELLA FNOMCeO

“Il primato dell’uomo sull’economia rappresenta per i medici un principio irrinunciabile

20 GEN – “Soffia un vento nuovo in Europa per i camici bianchi: è quello di un ritrovato umanesimo. La vicenda dei medici francesi che si rifiutano di fare cose non etiche legate alla produttività degli ospedali si correla alla riflessione avviata in Italia dalla Fnomceo sulla crisi della professione medica”. Ad esprimere vicinanza ai colleghi francesi, dopo la protesta di 1100 medici, tra i quali 600 primari, che si sono ‘dimessi’ in massa dalle loro funzioni amministrative, è oggi il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, che, in un post su Facebook, traccia un parallelo con gli Stati Generali avviati in Italia.

“Qualcuno lo definisce il ritorno al primato di quanto previsto dal Giuramento di Ippocrate – constata Anelli – Si tratta sicuramente di mettere al primo posto l’uomo, la sua dignità, i suoi bisogni, il sollievo delle sue sofferenze, anche se tutte queste cose non dovessero produrre ricavi o risultati economici. Insomma, un nuovo umanesimo che parte proprio da una professione fondamentale per assicurare nella nostra società diritti inalienabili dell’uomo come quello alla salute”.

 “Il tempo dell’ascolto come tempo di cura: i nostri principi, oggi contenuti nel Codice Deontologico, sono punti di riferimento essenziali per esercitare questa straordinaria professione – conclude Anelli -. Il primato dell’uomo sull’economia rappresenta per i medici un principio”.

 

Ultimo aggiornamento

4 Febbraio 2020, 09:09

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